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Ambiente

Pale eoliche nelle Crete Senesi, Cgil e Cisl in coro: "No a progetti calati dall'alto"

I sindacati: "Sì alla transizione, ma nel rispetto del paesaggio, del lavoro e delle comunità rurali". A Monteroni d'Arbia un incontro per ribadire il no

Caterina Iannaci

28 Ottobre 2025, 15:50

Eolico

Pale eoliche nelle Crete Senesi, si continua a discutere

Crete Senesi: sì alla transizione, ma nel rispetto del paesaggio, del lavoro e delle comunità rurali. No a progetti calati dall'alto senza confronto. Lo affermano FAI CISL e FLAI CGIL Siena.

"Il progetto di un grande impianto eolico nelle Crete Senesi, con l’installazione di dieci aerogeneratori alti circa 200 metri, solleva importanti questioni legate all’impatto sul paesaggio, sulle attività agricole e sull’indotto turistico di uno dei territori più iconici della Toscana" spiegano.

"Le Crete Senesi rappresentano un paesaggio unico, modellato dal lavoro dell’uomo e dalla natura, dove agricoltura, ambiente e turismo convivono in equilibrio e costituiscono un vero motore di occupazione e sviluppo locale. Come FAI CISL e FLAI CGIL del territorio di Siena, riteniamo necessario affrontare questa discussione con senso di responsabilità e visione".

"La transizione ecologica è una sfida imprescindibile, che condividiamo e sosteniamo con convinzione. Tuttavia, la sostenibilità non può essere valutata solo in termini di produzione di energia o riduzione delle emissioni: deve includere la tutela del paesaggio, la qualità della vita delle persone e la continuità delle attività agricole, oltre alla salvaguardia dell’indotto turistico, elementi che insieme costituiscono un fondamentale patrimonio socioeconomico. Insomma, non possiamo accettare che la transizione ecologica avvenga a discapito del territorio con una sostanziale liberalizzazione degli interventi, riducendo così l’autonomia delle amministrazioni locali".

"Un progetto energetico di tale portata, collocato in un’area di pregio come le Crete Senesi, non può essere calato dall’alto — affermano ancora i sindacati — e richiede una valutazione attenta e condivisa con le istituzioni locali, che consideri non solo gli aspetti tecnici, ma anche quelli paesaggistici, culturali ed economici, con particolare attenzione al lavoro e alle opportunità di reddito delle comunità locali. Le energie rinnovabili rappresentano il futuro, ma devono essere realizzate con pianificazione, ascolto e rispetto del territorio, per evitare che la necessaria transizione si traduca in conflitto o in perdita di valore per il lavoro e le attività economiche locali".

"Le Crete Senesi non sono solo un paesaggio da ammirare, ma un luogo dove agricoltura e turismo generano lavoro, reddito e coesione sociale. La transizione ecologica deve essere accompagnata da una visione di sviluppo che tenga insieme ambiente e persone", dichiarano congiuntamente Gabriele Coppi, segretario della FAI CISL Siena, e Andrea Biagianti, segretario della FLAI CGIL Siena. La FAI CISL e la FLAI CGIL credono che la Toscana "possa diventare un esempio di transizione giusta, capace di coniugare tutela ambientale, lavoro, turismo e paesaggio".

Del tema si è parlato anche al Supercinema di Monteroni d’Arbia per l’incontro pubblicoInsieme per tutelare le Crete Senesi”, promosso dall’amministrazione comunale e dal ComitatoSalviamo le Crete Senesi”, per condividere informazioni e riflessioni sul progetto del parco eolico nel cuore del Crete Senesi.

L'impianto eolico interesserebbe un'area di oltre 600 ettari in uno dei paesaggi più iconici e riconoscibili d'Italia e nel mondo, compromettendo la bellezza di un territorio a vocazione turistica, che anche per questo è la meta delle caratteristiche e famose Strade Bianche e dell’Eroica, che ogni anno ospitano migliaia di ciclisti, appassionati provenienti da tutto il mondo e tanti turisti legati al turismo lento e sostenibile.

All’incontro sono intervenuti il sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni, il Presidente del ComitatoSalviamo le Crete SenesiRiccardo Ricci, proprietario di un appezzamento di terreno che potrebbe essere espropriato nel caso in cui il progetto venisse realizzato, il Sindaco di Asciano Fabrizio Nucci ed ha visto la partecipazione di tantissimi cittadini altrettanto preoccupati per i rischi che questo impianto comporterebbe per tutto l’ambiente circostante ed a livello di produzione agricola e capacità ricettiva.

“Come amministrazione appena venuti a conoscenza della richiesta abbiamo immediatamente predisposto una osservazione che manifesta il nostro parere contrario – commenta il sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni – perché riteniamo fondamentale tutelare e salvaguardare l’unicità del nostro territorio. Il nostro territorio, il paesaggio sono un elemento fondamentale per il tessuto produttivo e socio economico della nostra realtà, rappresenta la nostra identità, la nostra storia, il presente ed il futuro visto i tanti investimenti realizzati e quelli in corso sul fronte

delle produzioni agricole si qualità e nel campo dell'accoglienza. È una risorsa per la nostra comunità che deve essere valorizzata e non danneggiata irreparabilmente

“L’obiettivo di questo incontro è stato quello di tenere alta l'attenzione sui rischi di un progetto dannoso per il nostro territorio, continuando a coinvolgere attivamente tutti i cittadini e rimanendo tutti uniti per tutelare il nostro paesaggio – prosegue il sindaco Berni – perché l’unione tra amministrazioni, cittadini e associazioni rappresenta un segnale di compattezza importante per cercare di portare un’unica voce forte ed autorevole in tutte le sedi istituzionali competenti alla valutazione del progetto”

“Come amministrazione - continua il Sindaco - siamo convinti che l’energia rinnovabile sia il futuro, come Provincia di Siena abbiamo già raggiunto obiettivi importanti in linea con quelli fissati dalla Comunità Europea, siamo la prima area vasta in Italia ed in Europa ad essere certificata Carbon Neutral. A differenza del nostro paese che complessivamente segna un profondo ritardo rispetto agli obiettivi fissati al 2030. Questo non vuol dire che come provincia dobbiamo fermarci sul percorso della transizione energetica ma neppure possiamo essere penalizzati dai ritardi del resto del paese. Dobbiamo continuare con la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili anche nel nostro territorio ma questo deve passare da un ribaltamento dell'impostazione attualmente utilizzata dai livelli istituzionali preposti alla pianificazione. Non possono essere determinate dall'alto le superfici occupabili e lasciata all'iniziativa privata le tipologie di impianti che possono essere utilizzati. Devono essere attributi e distribuiti agli enti locali obiettivi di produzione, tempistiche di attuazione e coinvolti direttamente nel valutare quali sono le tipologie di fonti rinnovabili compatibili con le caratteristiche del territorio e nella individuazione puntuale di quelle che sono le zone utilizzabili per queste finalità. Dobbiamo infine individuare dei percorsi autorizzativi semplificati per l'installazione degli impianti fotovoltaici sulle aree dismesse, già urbanizzate e soprattutto sulle superfici coperte a partire dal patrimonio pubblico che potrebbe essere messo a disposizione anche di soggetti privati che hanno la capacità di fare investimenti."

"Abbiamo un solo pianeta dove vivere - conclude il Sindaco - e per continuare a farlo dobbiamo investire nella transizione energetica tenendo presenti anche la sostenibilità sociale ed economica. Se c'è una volontà politica, la varietà delle fonti rinnovabili che possiamo utilizzare e la tecnologia disponibile ci consentono di raggiungere gli obiettivi fissati valorizzando il territorio senza produrre danni come nel caso dell'intervento proposto".

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