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Il caso

Morte David Rossi, in commissione il mistero della valigetta. Goracci ne parla in privato

Nell'appuntamento di ieri l'audizione dell’avvocato Luca Goracci, ex legale della famiglia Rossi

Caterina Iannaci

29 Ottobre 2025, 08:04

David Rossi

David Rossi

C’è un dettaglio che aleggia sulla vicenda di David Rossi: una valigetta, di cui ha parlato nel 2017 la trasmissione Le Iene, che poteva contenere materiale sensibile ma sulla quale nessuno ha ancora fatto piena luce. Proprio intorno a questo oggetto si è concentrata una parte dell’audizione dell’avvocato Luca Goracci, ex legale della famiglia Rossi, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta istituita per far luce sulla morte dell’ex dirigente Mps.

L’avvocato ha ripercorso le fasi in cui venne in contatto con un uomo che sosteneva di essere stato presente nel vicolo Monte Pio la notte del 6 marzo 2013, pochi istanti dopo la caduta del capo comunicazione della banca. Un racconto già sentito anni fa in televisione e che ruotava intorno alla misteriosa valigetta che, secondo il presunto testimone, Rossi avrebbe avuto con sé e che, subito dopo l’accaduto, sarebbe scomparsa nel nulla.

Il contenuto, tra ipotesi di denaro o documenti riservati, è sempre rimasto al centro di sospetti e teorie, ma mai verificato con prove concrete. Durante l’audizione, quando i commissari hanno chiesto chiarimenti su quanto l’avvocato sapesse realmente a riguardo, Goracci ha preferito chiedere che la discussione proseguisse in seduta segreta, motivando la richiesta con la natura “delicata e potenzialmente rilevante” delle informazioni da fornire. A quel punto, la Commissione ha disposto la chiusura dei collegamenti esterni e la sospensione della parte pubblica.

Nelle risposte fornite fino a quel momento, il legale ha chiarito di non aver mai avuto un rapporto diretto con David Rossi. “Lo conoscevo superficialmente - ha precisato. - Ci incrociavamo per le scale dell’immobile dove vive suo cognato e ci scambiavamo giusto un saluto. Il successivo incarico professionale è arrivato “tramite l’amicizia con il fratello della vedova, Antonella Tognazzi”.

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