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Il caso

Stallo sequestro Esselunga, si va al 2026: lavoratori in fuga

Rinviata al 28 gennaio l’udienza sul cantiere bloccato. Dei cento assunti ne restano meno della metà. Da oltre un anno l’immobile è sotto sequestro per lottizzazione abusiva. Otto gli indagati

Claudio Coli

30 Ottobre 2025, 06:04

cantiere Esselunga Siena

Esselunga

Rimarrà in standby per almeno altri tre mesi l’annosa questione del sequestro del supermercato Esselunga in strada Massetana Romana a Siena, sul quale nel settembre 2024 ha posto i sigilli la Procura di Siena per presunto abuso edilizio. Nulla di fatto ieri in Tribunale a Siena, dove era previsto l’inizio dell’udienza preliminare davanti al gup. Il procedimento era fissato dinanzi al giudice Elena Pollini, però assente per un legittimo impedimento. In aula, il collega Andrea Grandinetti non ha potuto che rinviare al 28 gennaio 2026. Quando in aula si ripresenteranno le difese degli otto indagati, a sette dei quali è contestata la lottizzazione abusiva, mentre a vario titolo le altre accuse sono di abuso edilizio in zona vincolata, reato paesaggistico, false attestazioni e falso ideologico in atto pubblico, presunti reati ipotizzati dal pm Siro De Flammineis durante le procedure di rilascio dei titoli edificatori.

Ovviamente lo stabile, che era prossimo al completamento, resta sotto sequestro, fino a nuovo ordine del giudice. E rimarrà tale anche in caso di rinvio a giudizio dei vari elementi finiti sotto indagine, a meno che non sia disposto il non luogo a procedere. Le difese si erano già opposte al provvedimento ma il collegio Spina aveva negato il dissequestro. Nel frattempo restano da capire le mosse dell’azienda, che aveva scelto Siena come nuova apertura, e il destino dell’immobile. Qualcosa si muove intanto sul fronte del personale: erano 100 le persone precettate e formate per prendere impiego nel supermercato, che doveva proporre anche un bar e delle sale cinematografiche.

Oltre la metà dei lavoratori assunti, come confermano i sindacati, hanno già scelto di dimettersi, per prendere altre strade professionali, non accettando più gli spostamenti in altre sedi disposte finora in attesa della definizione della controversia. I cui tempi, specialmente nel caso si andasse a dibattimento, sarebbero alquanto lunghi, salvo che vengano scelti dei riti alternativi in via preliminare: come noto l’inchiesta, partita a seguito di alcuni esposti, si concentra sulla nuova costruzione che determinerebbe, per gli inquirenti, una “trasformazione edilizia” della zona in contrasto con plurime norme di pianificazione urbanistica e in assenza di un necessario piano di lottizzazione o atto equipollente. L’azienda aveva acquistato il terreno con un legittimo permesso di costruire, nella piena liceità confermata anche da sentenze amministrative definitive. A difendere alcuni indagati ci sono gli avvocati dello studio De Martino e la legale Rossella De Franco, le posizioni legate a Esselunga sono affidate ad alcuni big dell’avvocatura nazionale, tra cui l’ex ministro della giustizia Paola Severino e il professor Giuseppe Morbidelli, due fra i più noti avvocati amministrativisti d’Italia.

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