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La situazione

Caso Esselunga, il supermercato resta un sogno sospeso: tutto fermo in attesa dell’udienza

Il cantiere bloccato da un anno, cento lavoratori senza certezze. Decisiva la decisione del giudice sulle accuse di lottizzazione abusiva e abuso edilizio

Andrea Bianchi Sugarelli

23 Luglio 2025, 06:07

cantiere Esselunga Siena

Esselunga, tutto sospeso

Quale sarà il futuro di Esselunga a Siena? Gran parte dipende dall’udienza preliminare, prevista probabilmente a ottobre, davanti al Gup che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio per otto persone, avanzata tre mesi fa dalla Procura. Per sette di loro l’accusa è di lottizzazione abusiva: secondo l’indagine, avrebbero realizzato una nuova costruzione che ha trasformato l’area, violando le norme urbanistiche e senza il necessario piano di lottizzazione. Gli indagati devono inoltre rispondere, a vario titolo, di abuso edilizio, falso ideologico e dichiarazioni mendaci sui titoli abilitativi.

Sarà decisivo capire se, sulla base delle accuse, il procedimento penale porterà al mantenimento del sequestro e al blocco dei lavori, oppure se la magistratura riterrà di poter revocare i sigilli e far ripartire il cantiere, fermo dal 4 settembre 2024 dopo il provvedimento dei carabinieri forestali e della polizia edilizia. Le speranze di sblocco esistono, ma la giurisprudenza sulla lottizzazione abusiva è complessa e ogni decisione dipenderà dalle specificità del caso, lasciando in sospeso il destino del primo Esselunga senese.

Nel frattempo, nelle ultime ore, tutto il materiale a noleggio, comprese le gru, è stato smontato e portato via. Il cantiere è ora in sicurezza, con le porte chiuse e la struttura in attesa. Il progetto prevedeva il grande centro Esselunga e due sale cinematografiche, ma il futuro resta incerto. Ne risentono soprattutto le cento persone che avrebbero dovuto iniziare a lavorare a dicembre scorso: molti si erano trasferiti a Firenze per la formazione. Alcuni, come avevano testimoniato al Corriere di Siena Maria e Mario, contavano sull’assunzione a Siena, ma ora si trovano in attesa e senza informazioni chiare, con trattenute in busta paga per l’alloggio e dubbi sul futuro. E in tanti hanno già lasciato cogliendo altre occasioni.

Il clima tra i lavoratori è segnato dall’incertezza: qualcuno spera in una ripresa dei lavori, altri temono tempi ancora lunghi. Anche se arrivasse il via libera, sarebbero necessari almeno cinque mesi di cantiere prima dell’apertura, quindi in primavera 2026. Per molti, vedere aperta la struttura è ormai più un sogno che una vera prospettiva.

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