Siena
La tempesta Pam ha travolto quasi una sessantina di lavoratori. Messi alla porta tra Siena, Livorno, Firenze e Roma. Per alcuni il licenziamento è già scattato, per altri arriverà con la chiusura del supermercato all’interno dei Gigli, a Campi Bisenzio. Se quest’ultimo caso ha fatto rumore, ma può essere catalogato nelle logiche industriali (che comunque gravano su 45 famiglie), la parte restante è seguita alle decisioni prese dal gruppo in seguito a una serie di prove fallite (il test del carrello) da alcuni dipendenti. Nello specifico Fabio Giomi, 62enne di Poggibonsi che lavora nella sede di Porta Siena, e altri due sue colleghi dislocati in punti distinti a Livorno.
Per tutte queste persone oggi (24 novembre 2025) è in programma un presidio organizzato da Filcams Cgil davanti alla sede Arti, in via Vittorio Emanuele II a Firenze, “per chiedere il ritiro dei licenziamenti e l’apertura di un confronto vero sulle prospettive occupazionali”. Sempre oggi è fissato l’incontro tra Regione Toscana, sindacati e Pam Panorama sulla vertenza che riguarda il punto vendita dei Gigli. “Unendo tutti i puntini emerge con evidenza che l’azienda sta mettendo in campo una riorganizzazione sulla pelle dei lavoratori e di fronte a questo non possiamo stare fermi”, ha affermato Maurizio Magi, segretario generale Filcams Cgil Firenze.
Non finisce qui però, perché lo stesso sindacato è pronto a mettere in campo un’iniziativa simile anche a Siena. Sabato 29 novembre 2025, alle 9.30, è organizzato un presidio davanti al centro commerciale Porta Siena e si svolgerà anche un flashmob. “Un grido contro le ingiustizie. Le scelte scellerate sono un attacco alla dignità dei lavoratori e allo statuto che li riguarda”, si legge nel volantino della Cgil che accompagna l’iniziativa.
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