Beko si prepara all’addio: ultimi giorni di lavoro nel sito di viale Toselli, venerdì lo stop ai macchinari

Cinque giorni ancora, poi calerà il sipario sulla gestione Beko. Arrivata nell’aprile 2024 per raccogliere il testimone da Whirpool e cercare di traghettare uno stabilimento in perdita verso il futuro, venerdì cesserà il suo impegno su Siena, lasciando in eredità a chi verrà, circa 130 lavoratori in meno e un domani tutto da scrivere.

E' corsa a tre per il futuro dello stabilimento Beko

Resta top secret l'identità dei soggetti al momento interessati a subentrare in viale Toselli. La posizione dei sindacati

Difficile che qualcuno nei dintorni di viale Toselli possa rimpiangere il gruppo turco, nonostante un accordo economico vantaggioso per chi ha scelto di andarsene entro il 28 novembre. Per tutti gli altri Beko continuerà a essere fino al 2027 la società che finanzia la cassa integrazione. Pagina già scritte, mentre l’interesse è su cosa accadrà dal 1 dicembre. Intanto giovedì il Consiglio comunale provvederà a discutere l’ingresso nell’azienda proprietaria dello stabilimento, Sviluppo industriale Siena, con una quota del 20%, e il relativo statuto.

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Il 6 novembre 2024 la doccia gelata della dismissione dello stabile, che il 28 novembre terminerà la produzione. Entro dicembre gli operai saranno 170, prossimo incontro il 17 al Ministero

Il soggetto deputato alla bonifica del sito, che dovrebbe partire non appena lo sgombero della fabbrica sarà completato: l’ipotesi più probabile è dalla metà del prossimo anno. Uno degli obiettivi principali di questa fase è favorire l’efficientamento energetico del complesso industriale. Il 28 novembre non sarà però solo il giorno che segnerà lo stop alla produzione, dopo 58 anni, ma anche un evento simbolico per tutto coloro che in questi anni si sono battuti per tenere in vita il presidio e difendere il posto di lavoro. Una lotta che non è ancora finita, ma ha reso Siena un esempio di coraggio e tanacia su scala nazionale.