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Il fenomeno

Caporalato in provincia di Siena, focus in Prefettura: pronti nuovi controlli

Sono state analizzate alcune situazioni opache di irregolarità e precarietà lavorativa dei cittadini extracomunitari: nel mirino le aziende "senza terra" in Valdichiana

Caterina Iannaci

24 Novembre 2025, 19:12

Valerio Massimo Romeo

Il Prefetto di Siena Romeo

Saranno rafforzati i controlli per prevenire episodi di caporalato nella provincia di Siena. Oggi il Prefetto di Siena, Valerio Massimo Romeo, ha presieduto una riunione per acquisire elementi conoscitivi su eventuali situazioni di irregolarità e precarietà lavorativa dei cittadini extracomunitari, in vista di un prossimo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica congiunto con il Prefetto di Grosseto, Paola Berardino, con la quale sono state avviate proficue sinergie sulla specifica problematica.

Gli esiti delle ispezioni e degli approfondimenti amministrativi sinora condotti dall’INPS, dall’ITL e dal NIL hanno evidenziato delle opacità del sistema, meritevoli, si sottolinea, di specifici approfondimenti, ed è stata intanto concordata l’individuazione di iniziative di controllo che saranno condivise nel Comitato interprovinciale.

All’incontro hanno preso parte il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il colonnello Giulio Modesti, il comandante del gruppo carabinieri per la tutela del Lavoro per le Regioni Lazio, Toscana, Abruzzo, Umbria e Sardegna, Tenente Colonnello Piergiuseppe Zago, il comandante del nucleo ispettorato del Lavoro di Siena, maresciallo Andrea De Gisi, il direttore dell’INPS di Siena, Alessio Rosi, e il direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siena, Giuseppe Gambadoro.

Nel corso della riunione, spiega la Prefettura, sono state esaminate le principali questioni che interessano l’impiego in agricoltura dei cittadini extracomunitari, con particolare riferimento al cosiddetto “lavoro a giornate” che consente ai lavoratori agricoli, regolarmente assunti, anche contemporaneamente da più aziende, di prestare la propria attività su indicazione ed in base alle necessità dei vari datori di lavoro. L’utilizzo di questa forma contrattuale potrebbe comportare possibili degenerazioni riconducibili al fenomeno del “caporalato”.

In tale direzione l’attenzione è stata, altresì, focalizzata sul diffuso fenomeno, sviluppatosi dall’anno 2023, delle aziende agricole “senza terra”, che offrono la propria opera professionale ad aziende vitivinicole e olearie della provincia di Siena e Grosseto. "Si tratta - specifica la Prefettura - per lo più di imprese individuali, di cui sono titolari cittadini extracomunitari, che assumono loro connazionali per impiegarli in imprese agricole locali con le quali stipulano appositi contratti di appalto".

Ancora la Prefettura sottolinea che "nascono, strettamente correlati a tale fenomeno, i “quartieri dormitorio”, luoghi ove il lavoratore, spesso non censito, è maggiormente soggetto alle pressioni del caporale, unica persona con la quale si rapporta non solo per il lavoro, ma anche per il vitto, l’alloggio e per qualunque necessità. Dagli approfondimenti condotti è emerso che molti braccianti impiegati nelle aziende agricole “senza terra” nel territorio senese provengono dalla località dell’Amiata grossetana e, viceversa, coloro che vengono impiegati nelle analoghe aziende grossetane provengono dalla Valdichiana senese".

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