SIENA
Socio di Bluebell
Bluebell Partners ha scelto di contestare davanti al TAR la delibera emessa dalla Consob lo scorso 2 luglio, con la quale si è autorizzata l'offerta avanzata da Mps nei confronti di Mediobanca. Giuseppe Bivona, uno dei soci di Bluebell, ha espresso con severità il proprio disappunto riguardo le azioni intraprese dalla banca senese: "Non c'è più nulla su Mps che dovrebbe stupire, eppure un aumento di capitale da 15 miliardi senza redigere un prospetto informativo e senza rappresentare i rischi principali, inclusa la possibile restituzione di 5,4 miliardi di aiuti, è oltre ogni immaginazione".
Bluebell accusa Mps di non aver fornito un'informazione adeguata al mercato e agli azionisti sui rischi connessi all'operazione, particolarmente quelli derivanti dall'ingente somma di aiuti pubblici ricevuti e che potrebbe dover restituire all'Unione Europea. Secondo Bluebell, tali aiuti sarebbero stati impropriamente utilizzati per coprire perdite pregresse, e l'eventualità di una richiesta di restituzione potrebbe compromettere la stabilità dell'istituto.
In aggiunta, Bivona ha dichiarato di aver consegnato alla Procura della Repubblica quella che definisce come "la prova regina" dell'esistenza di un accordo nascosto tra soci, non reso noto né al mercato né agli azionisti, il cui scopo sarebbe di assicurare il controllo di Mediobanca a Mps. Bluebell Partners ha inoltre inoltrato una serie di denunce ad altre autorità di vigilanza, segnalando presunti comportamenti irregolari e anticoncorrenziali legati all'acquisizione di Mediobanca da parte di Mps.
Nel frattempo, Alberto Nagel è intervenuto nuovamente sulla questione di Mps, menzionando la possibilità di essere rimosso qualora l'offerta su Mediobanca si concretizzasse, come ipotizzato da Luigi Lovaglio. L'amministratore delegato ha dichiarato: "L'offerta è stata ritenuta totalmente inadeguata dal nostro cda, sia finanziariamente che strategicamente. Questo non riguarda me, riguarda la sostanza dell'offerta stessa".
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