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Infrastrutture e collegamenti, Confesercenti e Confcommercio: "Ripristinare i bus tra Siena e gli aeroporti di Pisa e Firenze"

Le associazioni contente delle parole di Di Pietra sui treni ibridi per Roma, confermato il sì a Creti per Mediatruria. "Rigutino come l'autostrada ad Arezzo"

Claudio Coli

26 Agosto 2025, 08:03

Pracchia e Nannizzi

Pracchia e Nannizzi, di Confcommercio e Confesercenti Siena

“Sul fronte delle infrastrutture le priorità sono tante, ma partiamo con le cose più fattibili, come ripristinare e implementare le corse dei bus per gli aeroporti di Firenze e Pisa. Qualunque intervento che favorisca l’aumento delle presenze turistiche è ben accetto”. Non hanno dubbi Confesercenti e Confcommercio, che tornano a dire loro sulla questione atavica della carenza di collegamenti nel territorio di Siena, e del suo relativo isolamento. Qualcosa si è smosso, dalle opere avviate per il raddoppio della tratta Empoli-Granaiolo sulla Siena-Firenze (per viaggi verso il capoluogo in meno di un’ora), al completamento dei lavori sulla Siena-Grosseto, interventi che dovrebbero vedere la luce entro i prossimi anni.

Ma nel frattempo servono soluzioni più immediate per migliorare la situazione. Fra queste, reintrodurre e potenziare i servizi bus verso gli aeroporti di Firenze e soprattutto Pisa, oggi assenti. Un collegamento richiesto e utile sia per i turisti che per i cittadini e lavoratori. Basti pensare che dall’aeroporto di Pisa a Siena ci vogliono due ore di treno, con due cambi. Un viaggio spesso più lungo delle distanze in aereo. “L’utenza degli scali è importante, assistiamo alla ripresa di Mps e si muovono tanti stagionali e pendolari – sottolinea Leonardo Nannizzi, presidente di Confesercenti Siena – vanno ripristinate le corse dei bus e andrebbero modellati orari meno scolastici e impiegatizi, più flessibili. Ci sono delle priorità ma partirei dalle cose più semplici e fattibili”. Favorevole anche Daniele Pracchia, direttore di Confcommercio Siena, che ricorda che il collegamento bus con Pisa era esistente ma è stato poi soppresso. “Ci vogliono l’utenza – nota – e la sostenibilità economica, ma soprattutto la pubblicità, per far conoscere ai turisti il servizio. Una soluzione sarebbe un investimento pubblicitario con i proventi della tassa di soggiorno, in provincia di Siena il gettito è di 8 milioni”. Resta poi il nodo della Siena-Firenze, che ha bisogno di migliorie, e la questione treni.

Si parla del collegamento diretto Siena-Roma con i convogli ibridi – idea lanciata dal vice presidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli – chiesti a gran voce su queste colonne dal rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra. “Noi come categorie siamo contenti delle parole del rettore – fa sapere Pracchia, – da tempo sollecitiamo questo tipo di collegamento, ci fa piacere, pure Confindustria finalmente è parsa favorevole”. La questione treni si connette alla partita a scacchi della stazione alta velocità Medioetruria. Individuata Creti come location dal Ministero e da Rfi, la Regione Toscana sembra essere più orientata su Rigutino. Confesercenti e Confcommercio ribadiscono il loro netto sì a Creti. “È un progetto logico, è una zona baricentrica a livello turistico tra Siena, Arezzo e Perugia – afferma Nannizzi – registro però non troppo interesse sulla questione, vedo più tifoserie che un focus vero sull’utilità del progetto”. “Se venisse scelta Rigutino – aggiunge Pracchia – si ripeterebbe quanto successo negli anni sessanta con l’autostrada fatta passare da Arezzo”.

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