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Economia

Mediobanca verso la fusione, il dg: "Mps avvicinerà l'80%%

Francesco Saverio Vinci: "Piazza Salimbeni ha pagato un prezzo ragionevolmente alto. Evidentemente riconosce la qualità di tutto il gruppo"

Aldo Tani

11 Settembre 2025, 08:04

Francesco Saverio Vinci

Il dg di Mediobanca Vinci

Il segno lasciato da Mps è profondo e anche nei dintorni di piazzetta Cuccia cominciano a rendersene conto. La testimonianza arriva dal direttore generale di Mediobanca, Francesco Saverio Vinci. “Abbiamo un azionista con il 62 e rotti per cento, di questo dobbiamo prendere atto e non è un'opinione”, ha detto Vinci, anticipando una probabile riapertura dell'offerta da parte di Mps. “Sappiamo che ci sarà una riapertura dell'offerta di Mps e sappiamo per la nostra esperienza che le riaperture portano a un incremento della partecipazione che si avvicinerà probabilmente all’80%”.

Secondo il direttore generale, questo aumento della quota sarà dovuto anche a “molti fondi legati agli indici che saranno costretti a ridurre le quote di Mediobanca”.

La conclusione secondo Vinci è manifesta: “Probabilmente anche la Bce spingerà nell’intendimento di avere una fusione”. Al riguardo, il direttore generale ha espresso una posizione netta: “Io credo che la fusione potrebbe essere il male minore. Immaginare un percorso con due entità abbastanza diverse e collegate da un azionariato ma non capaci di fare grandi sinergie non sarebbe il quadro migliore per la banca”.

Il dirigente ha quindi evidenziato che “ci sarà un tema di gestione del brand: noi riteniamo che il nostro sia il migliore al mondo, un premium brand rispetto a Mps, ma questa sarà una valutazione che faranno gli azionisti”.

Sullo sfondo di uno scenario tutto da decifrare, il dg ha evidenziato anche gli aspetti positivi: “Non abbiamo aree di sovrapposizione. Sono due business molto distinti, stiamo mettendo insieme due realtà che hanno operato su mercati e con clienti completamente differenti”.

Infine uno sguardo alla cifra sborsata da Rocca Salimbeni per accaparrarsi l’istituto: “Mps ha pagato Mediobanca un prezzo ragionevolmente alto. Evidentemente riconosce la qualità di tutto il gruppo”. Nel frattempo, sul fronte giudiziario, è stata respinta dal Tar del Lazio la richiesta di Bluebell partner di sospendere a scopo cautelativo la delibera con la quale la Consob ha autorizzato l’aumento di capitale di Mps in merito all’offerta su Mediobanca.

I giudici hanno ravvisato l’insussistenza di apprezzabili profili idonei a giustificare la concessione della richiesta tutela cautelare “atteso che, nel doveroso bilanciamento dei contrapposti interessi coinvolti nella presente vicenda contenziosa, deve ritenersi prevalente quello generale del mercato allo svolgimento dell’operazione rispetto a quello fatto valere da parte ricorrente, che paventa un pregiudizio prettamente economico”.

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