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Economia

Una Toscana meno abitata e più povera: le paghe sono più basse della media italiana

I numeri in chiaroscuro del rapporto Inps: aumento della cassa integrazione e diminuzione dei residenti

Aldo Tani

19 Settembre 2025, 06:04

In aumento le ore di cassa integrazione

Aumenta la cassa integrazione in Toscana

Tra tante ombre le luci fanno fatica ad affiorare. L’immagine della Toscana che restituisce il Rendiconto sociale dell’Inps, non promette nulla di buono. Nel 2024 il tasso di occupazione in Toscana è cresciuto, raggiungendo il 70,9% contro il 69,3% del 2023, ma a trainare la crescita sono principalmente forme di lavoro meno stabili, come i contratti a tempo determinato. Il saldo tra assunzioni e cessazioni rimane positivo, con 508.276 nuove assunzioni contro 486.540 cessazioni, tuttavia si registra un calo delle assunzioni a tempo indeterminato.

La crisi nel manifatturiero, in particolare nel settore moda, ha causato un aumento significativo della cassa integrazione, che è passata da 7,7 milioni a quasi 11 milioni di ore, con i beneficiari saliti da 51.319 a quasi 64 mila. Parallelamente crescono anche le prestazioni di disoccupazione, aumentate da 200.977 a 206.295.

Il rapporto mette in evidenza anche un progressivo impoverimento. La retribuzione media giornaliera in Toscana è di 100,9 euro per gli uomini (contro i 107,5 a livello nazionale) e di 76 euro per le donne, a fronte di 79,8 euro in Italia.
Sul fronte demografico, il territorio regionale perde residenti: il saldo naturale è negativo di 8.324 persone, parzialmente compensato da un saldo migratorio positivo di 14.178. A fine 2024 i pensionati sono 996.889, con le donne (520.204) in maggioranza rispetto agli uomini (476.685). Nel 2024 sono state liquidate 56.657 pensioni previdenziali, in aumento rispetto all’anno precedente, mentre sono state accolte 20.577 domande per l’assegno di inclusione e 2.646 richieste di sostegno per formazione e lavoro. Le entrate contributive sono cresciute del 2,69%, meno della media nazionale del 3,28%, mentre la riscossione coattiva ha raggiunto i 231 milioni di euro, rispetto ai 215 milioni del 2023.

“La crisi del momento è una problematica che si amplia con quelle a livello nazionale dove nei prossimi anni è prevista un'uscita massiccia di lavoratori dal mercato del lavoro, mentre crescono le disuguaglianze generazionali, con giovani esclusi da percorsi stabili e con basse retribuzioni”, ha evidenziato Marco Rossi, presidente del comitato regionale dell'Inps Toscana.

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