Economia
Nicola Maione
Gli occhi del mondo bancario sono incollati alle mosse del governo per capire se e come gli istituti dovranno contribuire alla manovra. Situazione che pesa sugli indici borsistici, dove il settore paga dazio. Mps ha chiuso l’ultima seduta con una perdita del 2,24%: le azioni a chiusura di giornata sono state scambiata a 7,10 euro.
Ciò non toglie che ci siano anche numeri positivi da elencare, come fatto dal presidente Nicola Maione nel corso del forum Enpaia a Roma. “Il fatto che Mps sia diventata una banca solida lo dimostrano i dati degli ultimi 6 mesi, dove eroghiamo 3 miliardi in più di finanziamenti a famiglie e imprese, 600 milioni di mutui, 4 miliardi di risparmi gestiti da parte delle famiglie italiane e siamo arrivati ad avere 170 miliardi - ha detto il dirigente -. E’ tornata la fiducia nei confronti di questa banca storica”.
L’occasione per ritornare sull’opas nei confronti Mediobanca, che secondo Maione porterà benefici non soltanto al Monte. “L’operazione che abbiamo fatto con l'acquisto di Mediobanca arricchirà il sistema produttivo italiano e andrà a favore delle imprese e dei bisogni delle famiglie italiane”, ha evidenziato il presidente. “Abbiamo modificato il sistema bancario italiano, siamo diventati il terzo gruppo bancario, siamo riusciti a convincere molti scettici che vedevano come una cosa surreale questa Ops nei confronti di Mediobanca. Invece sono orgoglioso del lavoro che siamo riusciti a fare e poco alla volta abbiamo convinto anche le persone che erano prevenute sulla bontà del progetto”.
Maione è quindi passato ad analizzare questioni più tecniche, com il delisting di Mediobanca. “Stiamo facendo delle valutazioni - ha osservato il dirigente -, è ancora tutto prematuro, aspettiamo che si insedi il cda il 28 ottobre poi faremo delle considerazioni insieme a loro”.
Per quanto riguarda piazzetta Cuccia l’agenzia Fitch ha allineato il rating di lungo termine e il ‘viability rating’ di Mediobanca a quello della sua capogruppo Monte dei Paschi. Modifica che non è stata gradita dalla banca d’investimento, in quanto ritiene che “l’attuale rating non rifletta la propria creditworthiness e che in particolare, il profilo creditizio sia invariato rispetto al periodo precedente il lancio dell’offerta di Rocca Salimbeni”.
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