Economia
Mps
Monte dei Paschi di Siena ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2025, segnando una fase di stabilità e consolidamento nell’ambito di importanti novità strategiche, tra cui l’acquisizione di Mediobanca, operazione che rappresenta una svolta strategica per l'istituto di Piazza Salimbeni e conferma le ambizioni di crescita e di rafforzamento nel mercato bancario italiano.
Nel periodo gennaio-settembre 2025, MPS ha realizzato un margine di intermediazione primario di 2,82 miliardi di euro (-1,3% a/a). Il margine di interesse è sceso a 1,64 miliardi (-7,4%) principalmente per la diminuzione dei tassi di interesse, in parte mitigata da minori interessi passivi sui titoli in circolazione. Le commissioni nette sono aumentate dell’8,5%, raggiungendo 1,19 miliardi. Complessivamente, i ricavi sono cresciuti dello 0,5%, attestandosi a 3,05 miliardi di euro. Il risultato operativo netto è salito del 3,7%, toccando 1,39 miliardi. L’utile netto è stato di 1,37 miliardi, in calo rispetto all’anno precedente, con 474 milioni registrati nel terzo trimestre. Il cost/income è stabile al 46%.
Sul fronte patrimoniale, al 30 settembre 2025 i finanziamenti alla clientela raggiungono 140,7 miliardi di euro (80,7 miliardi al netto del contributo di Mediobanca), risultato stabile rispetto a giugno. Le esposizioni deteriorate lorde ammontano a 4,4 miliardi (3,2 miliardi al netto di Mediobanca), in calo rispetto a giugno e dicembre 2024. L’esposizione netta ai crediti deteriorati è di 2,1 miliardi (1,7 miliardi al netto di Mediobanca) con una copertura al 48,5%.
I coefficienti patrimoniali mostrano un Common Equity Tier 1 (CET1) Ratio al 16,9% e un Total Capital Ratio al 19,3%, mentre il patrimonio netto si attesta a circa 29,1 miliardi, in aumento rispetto agli 11,65 miliardi di fine 2024. Le attività in titoli dell’istituto ammontano a 44,6 miliardi (18,8 miliardi al netto di Mediobanca).
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