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Il caso

Querela degli ex fantini a Rizzi, Bastiano: “La Festa va tutelata, non si può permettere di diffamare noi e la città”

Divampa la polemica e l’animalista rincara la dose: “Ribadisco senza esitazione che il Palio è una vergogna”

Gennaro Groppa

24 Settembre 2025, 06:09

Silvano Vigni detto Bastiano

Silvano Vigni detto Bastiano

Si incendia la polemica attorno al caso che vede contrapposti cinque ex fantini e il noto animalista Enrico Rizzi. Al centro del contendere le affermazioni di Rizzi nel corso della trasmissione radiofonica La Zanzara, nella quale ha definito i fantini “assassini” e “massacratori di cavalli”, aggiungendo poi: “Mandano gli animali a morire”. Cinque ex fantini, che sono sostenuti dall’avvocato Roberto Martini, hanno deciso di presentare querela. Per Andrea Degortes, Silvano Vigni, Giuseppe Pes, Salvatore Ladu e Francesco Ticci le dichiarazioni di Rizzi ledono la loro reputazione personale e professionale.

Nella tarda serata di ieri Rizzi non ha ritrattato ma ha anzi rincarato la dose, commentando la notizia della querela sporta nei suoi confronti: “È probabile che per la paura questa notte io non riesca a prender sonno. Ribadisco con forza e senza esitazione che il Palio di Siena è una vergogna nazionale, simbolo dello sfruttamento, umiliazione e sopraffazione di centinaia di cavalli, molti purtroppo morti tra atroci sofferenze nella maledetta piazza dove si consuma ogni anno questo evento indegno. Questa vergogna prima o poi finirà e chi pensa di poter utilizzare gli animali per i propri divertimenti, dovrà pensare ad altro. È solo questione di tempo”.

In questo modo Silvano Vigni, detto Bastiano, parla della decisione di presentare querela: “Una diffamazione come questa non può essere permessa - dichiara l’ex fantino. - Nessuno si deve permettere di offendere chi fa o ha fatto il nostro lavoro, definendoci, come ha detto Rizzi, degli ‘assassini’. Non va bene, chi ci conosce sa bene quanto amiamo gli animali. Tutta Siena ama i cavalli, questa è l’unica città che ha un pensionario dove i cavalli che non sono più in tenera età vengono trattati bene e coccolati”.

Ancora Bastiano: “Le parole che sono state pronunciate offendono noi fantini e in generale offendono Siena e la sua Festa. Chi parla così probabilmente non conosce il Palio. Ma ciò non significa che la città e la Festa possano essere offese e diffamate. Abbiamo deciso di presentare querela per mettere un freno nei confronti di chi ha simili atteggiamenti e di chi utilizza certe parole. Il Palio di Siena è conosciuto in tutto il mondo ed è apprezzato. Noi ci auguriamo di far passare un messaggio positivo e importante, non si può permettere di dire qualsiasi cosa”.

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