Politica
Serena Cortecci, Avs
“Nel territorio senese vanno trovate contromisure all’aumento del costo della vita, su lavoro e caro affitti per gli universitari, nessuno va lasciato indietro. Sulla sanità si può fare di più e sulle infrastrutture diciamo no all’aeroporto di Ampugnano: vanno migliorate strade, tpl e ferrovie”. Ha le idee chiare Serena Cortecci, 65 anni, nata a Pitigliano e vissuta per molti anni sull’Amiata, a Santa Fiora, insegnante dal 2009 al San Giovanni Bosco di Colle di Val d’Elsa e capolista di Avs (Alleanza Verdi e Sinistra) alle prossime elezioni regionali. Per otto anni è stata amministratrice in Comune tra Poggibonsi e Colle, come assessore alle politiche educative, prima nella giunta Coccheri poi in quella Donati, sempre nell’ambito istruzione. Avs fa parte della coalizione di Eugenio Giani con Pd, M5s e Casa Riformista e vuole incidere, non fare da spettatore: si punta a essere la seconda forza dietro ai dem.
Come è nata la sua candidatura?
“Ho già avuto delle esperienze politiche che porto nel mio bagaglio, le regionali sono un appuntamento importante e ho sentito che era il momento di metterci la faccia”.
Perché sostenere Giani e quanto è importante l’unità del centrosinistra?
“Siamo il fulcro di un’alleanza nell’alveo del centrosinistra che penso sia replicabile anche a livello nazionale. Con questa scelta vogliamo ribadire l’importanza dell’unitarietà della coalizione, il nostro obiettivo è portare avanti i temi che per noi sono dei punti fermi, e pensiamo che in questa alleanza si possa convergere: quindi sanità e acqua pubblica, reddito minimo, ambiente, transizione ecologica, economia circolare, comunità energetiche. Si deve agire, non si può più tornare indietro”.
Quali sono le priorità per il territorio senese?
“C’è da trovare contromisure al caro vita crescente, va dato un sostegno, nessuno può essere lasciato indietro. Lo stesso dicasi per i giovani universitari alle prese col caro affitti, va migliorata l’accessibilità agli studi. Fronte lavoro, meno precariato e più sicurezza”.
Le infrastrutture sono un tema cardine. Che posizione ha su Ampugnano?
“Per noi questo progetto di riqualificazione non è sostenibile a livello ambientale ed economico, siamo dubbiosi sulle ricadute sul territorio, non ci sembra un’opera prioritaria. Spazio invece al miglioramento di strade, ferrovie e trasporto pubblico locale”.
Il sistema sanità può essere migliorato?
“Si può fare di più, in Toscana ci sono le strutture ma non mancano le problematiche, come ad esempio le liste di attesa. La salute deve essere più accessibile”.
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