Siena
I sindacati vogliono vederci chiaro nella nebbia sempre più fitta e incerta che avvolge il destino di Beko Europe. Non bastano gli annunci a rassicurare i rappresentanti dei lavoratori sulla salvaguardia occupazionale negli stabilimenti italiani del colosso turco, tanto è vero che si è registrata un’accoglienza tiepida di fronte all’esternazione del ministro Adolfo Urso, che ha sventolato ancora una volta il golden power come garanzia per tutelare i posti di lavoro.
“Lo abbiamo esercitato – ha sottolineato il titolare del dicastero delle Imprese e del Made in Italy. - Il fatto stesso che in questi mesi abbiano annunciato la chiusura di altri stabilimenti in Europa, mentre in Italia sono al tavolo di confronto con i sindacati e con le regioni, garantito e presieduto dal Ministero, ci deve dare più serenità”.
Termine che a chi da anni si batte contro il progressivo peggioramento della situazione dentro il sito di viale Toselli, suona un po’ stonato. “Lui parla di rimanere sereni, ma noi non lo siamo. Vogliamo avere dettagli del golden power, che finora sono sempre mancati”, precisa Massimo Martini, segretario Uilm Siena. Le carte saranno svelate il 20 novembre, quando a Roma Beko illustrerà le proprie intenzioni.
“I vertici presenteranno il piano industriale per l'Italia, il loro piano di investimenti, le prospettive di sviluppo in ogni stabilimento, quelle di tenuta occupazionale in ogni stabilimento e poi – ha aggiunto Urso - grazie all'esercizio della golden power, sarà possibile avere un confronto nel merito prima di ogni decisione”.
I sindacati però sono decisi a non stare a guardare fino a quel giorno. Lunedì prossimo, alle 14, sono attesi in Provincia, dove incontreranno il presidente Agnese Carletti e i consiglieri neo-eletti . Sarà presente anche il senatore dem Silvio Franceschelli. La mattina invece ci sarà un nuovo presidio davanti ai cancelli della fabbrica. Ieri intanto sono proseguiti gli incontri con alcuni amministratori del territorio. A questo giro è stato il turno di Alessandro Starnini, primo cittadino di Rapolano Terme, e di Giuseppe Gugliotti, sindaco di Sovicille.
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