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Montepulciano

Il vino Nobile di Montepulciano conquista l'America

Una crescita del 16% nei consumi mentre il settore vive un momento di crisi nell'export

Marco Decandia

22 Ottobre 2025, 11:29

calici di vino

In un contesto internazionale segnato da una flessione dell’export vinicolo italiano, il Vino Nobile di Montepulciano si distingue per un andamento sorprendentemente positivo nel mercato statunitense. Secondo i dati più recenti raccolti dall’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), nei primi otto mesi del 2025 questo storico prodotto ha registrato risultati in crescita, tanto in termini di volumi quanto di valore. Mentre le esportazioni di vino italiano verso gli Stati Uniti segnano il passo, con cali pari al -6,2% nei volumi e al -5% nei valori, il Nobile fa registrare un +4,8% di bottiglie vendute e un +4,2% in valore. Una delle spinte maggiori arriva dal consumo domestico (off-premise), dove gli aumenti toccano il +15,9% in quantità e il +16,8% in fatturato. Anche il consumo fuori casa (on-premise), pur mostrando una lieve flessione generale, rivela un’evoluzione positiva nelle fasce di prezzo più alte, segnale dell’attrattiva che questo vino continua ad avere presso i consumatori più esigenti.

Secondo Andrea Rossi, presidente del Consorzio, “questi risultati confermano la validità del lavoro svolto sul fronte della promozione internazionale. In un mercato selettivo come quello americano, la crescita del Nobile dimostra che autenticità, qualità e identità sono leve ancora forti”. Non è solo una questione di quantità: si amplia anche il profilo del consumatore. Il Vino Nobile guadagna terreno tra le nuove generazioni, con la fascia 21-39 anni che rappresenta ormai il 44% del volume totale venduto negli Usa, in aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Inoltre, più della metà delle vendite proviene da famiglie con redditi medio-alti, tra i 75.000 e 125.000 dollari l’anno. Particolarmente significativi anche i numeri della distribuzione: i settori grocery e liquor crescono, portando il Nobile sugli scaffali di supermercati e negozi specializzati in tutto il Paese. Il canale della ristorazione, seppur in lieve calo, continua a giocare un ruolo strategico, soprattutto nei segmenti di fascia premium.

Lamberto Frescobaldi, presidente dell’Uiv, osserva che “nonostante l’attuale difficoltà del comparto dei rossi italiani, il Nobile dimostra come sia ancora possibile ottenere risultati solidi, grazie a un mix ben calibrato di posizionamento, promozione e identità territoriale”. Gli Stati Uniti rappresentano oggi il principale mercato estero per il Vino Nobile di Montepulciano, con il 35% dell’export totale, una quota in costante crescita rispetto agli anni precedenti. Il Consorzio ha investito fortemente su questo fronte, anche attraverso progetti finanziati da Ocm, rafforzando il brand e l’immagine del prodotto nel Paese. A livello globale, nel 2024 l’export ha rappresentato il 65,5% del totale, mentre il restante 34,5% è stato destinato al mercato interno, dove spicca la Toscana con il 42% delle vendite nazionali. Continua inoltre l’ascesa della vendita diretta in cantina, che ha superato il 35%. Da segnalare infine l’elevata incidenza del biologico, che copre quasi il 45% del mercato interno e oltre la metà delle vendite estere.

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