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Siena

Dafne Rossi (Comitato di partecipazione): “Ascensori e liste d’attesa, dialogo continuo per i diritti dei cittadini”

La coordinatrice a tutela dei cittadini: “Raccogliamo le segnalazioni, collaboriamo con la direzione e promuoviamo l’umanizzazione delle cure”

Andrea Bianchi Sugarelli

06 Agosto 2025, 07:30

Scotte

Il policlinico delle Scotte

Il malfunzionamento degli ascensori all’ospedale delle Scotte non è solo un disagio logistico: rappresenta una vera e propria sfida quotidiana per cittadini, pazienti e personale sanitario. Lo sa bene Dafne Rossi, coordinatrice del Comitato di partecipazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese, che raccoglie e porta avanti le istanze della comunità: “Il problema degli ascensori è stato evidenziato anche durante l’ultimo incontro con il direttore generale Antonio Barretta, a seguito delle numerose lamentele dei cittadini. Si tratta di una criticità presente da molto tempo. Abbiamo sollevato la questione degli elevatori insieme ad altre problematiche, come le liste d’attesa e la carenza di personale, poiché molti membri delle associazioni e cittadini che si rivolgono al nostro sportello ci segnalano queste difficoltà”.



Il Comitato, punto di riferimento per le segnalazioni e i suggerimenti degli utenti, svolge un ruolo fondamentale nel dialogo tra cittadini e ospedale: “Abbiamo chiesto alla direzione di intervenire tempestivamente, dal momento che il problema riguarda anche il personale interno. Il direttore generale ci ascolta sempre; gli ascensori sono soggetti a usura e necessitano di manutenzione e attenzione. Ritengo che l’azienda si stia già muovendo, come dimostra lo stanziamento di 2,5 milioni di euro. Il nostro compito, come volontari, è aiutare i cittadini nel confronto con l’ azienda sanitaria per affrontare queste situazioni. Siamo presenti e speriamo che in futuro vi siano meno problemi sia per gli utenti, sia per gli ospiti che per i lavoratori”.



Rossi tiene a sottolineare il valore e il ruolo del Comitato: “È fondamentale far conoscere ai cittadini ciò che facciamo. Il Comitato opera da molti anni e si occupa delle difficoltà che le persone incontrano nel sistema sanitario. Svolgiamo la nostra attività in base a una legge, anche se siamo attivi già dal 2009 e in modo istituzionale dal 2017. Abbiamo grandi responsabilità: promuoviamo la dignità e l’umanizzazione delle cure, qualità e sicurezza lavorando in modo autonomo ma anche in collaborazione con l’Aous, pur mantenendo la nostra indipendenza laddove non siamo d’accordo. Ripeto, la nostra priorità è la tutela dei cittadini”.

Il Comitato di partecipazione è formato da 21 associazioni, due delle quali si occupano di tutela, mentre le altre rappresentano pazienti o familiari. L’impegno si estende anche alle strutture di accoglienza e agli aspetti alberghieri, con interventi mirati su più fronti: “Uno dei nostri principali impegni – spiega Rossi – è la visita ai reparti, che ci permette di rilevare direttamente i problemi. Abbiamo un gruppo sulle liste d’attesa e uno uno sportello aperto dal lunedì al venerdì per fornire informazioni sia sulle associazioni che fanno parte del Comitato sia su altri aspetti, comprese indicazioni sui reparti”.



Un’altra attività significativa è la formazione per il personale: “Un elemento molto importante della nostra attività è il corso di formazione per i nuovi assunti, al quale da alcuni mesi partecipano anche i dipendenti già in servizio. Durante queste lezioni cerchiamo di trasmettere l’importanza del rispetto e della dignità verso le persone malate, l’accoglienza e la gentilezza”.

Il Comitato organizza inoltre iniziative di confronto e informazione aperte a tutti: “Organizziamo le Agorà della Salute, incontri aperti alla cittadinanza con la partecipazione di professionisti: recentemente abbiamo trattato temi come le infezioni, l’antibiotico-resistenza e l’appropriatezza delle prescrizioni, affrontando anche il problema delle liste d’attesa”.

Il messaggio è chiaro: la partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni è uno strumento fondamentale per migliorare il sistema sanitario, portando al centro dell’attenzione le esigenze reali di chi ogni giorno vive la realtà dell’ospedale. E il Comitato, con la sua attività quotidiana, resta un punto di riferimento indispensabile per la comunità.

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