Musica
Altro che outsider o ripescato dopo la rinuncia del vincitore di Sanremo 2025 Olly: Lucio Corsi ha sorpreso tutti all’Eurovision 2025, conquistando il quinto posto in finale e, soprattutto, il cuore del pubblico continentale. Niente male per uno che meno di 12 mesi fa suonava a Vivifortezza a Siena e alla vigilia dell'avventura in Svizzera era stato relegato dai bookmaker in terza fascia, considerato troppo “intimo” e fuori dagli schemi per una gara spesso dominata da performance urlate, scenografie iper-tecnologiche e look sopra le righe.
E invece, con il suo Volevo essere un duro, ha portato sul palco un universo poetico e fuori dal tempo, fatto di dolcezza, ironia e un’estetica musicale raffinata. Ha sedotto le giurie di qualità, che l’hanno piazzato addirittura al quarto posto, ma ha fatto breccia soprattutto tra la gente: lo dimostrano i social, dove l’artista toscano è stato letteralmente sommerso da commenti entusiasti. Il suo video sulla pagina ufficiale Instagram della manifestazione è stato uno dei più apprezzati, superando i 160mila like e ricevendo migliaia di messaggi da ogni parte del mondo. “Una vera perla in una scatola di bigiotteria”, scrive un utente. “Il testo più bello di quest’anno”, nota un altro. E ancora: “Ha suonato tre strumenti in tre minuti. Meraviglioso Lucio!”, “In un mondo di urlatori, cantare sussurrando è un gesto rivoluzionario”, “Che canzone fantastica e tenera. Il mio voto dall’Ucraina va a voi”, “Di solito non voto, ma con lui ho fatto un’eccezione. Amore dall’Australia”.
Ma il complimento più ricorrente, e forse anche il più significativo, è quello che lo paragona a David Bowie. Numerosi utenti, soprattutto britannici, hanno notato somiglianze, non solo estetiche, con l’icona della musica mondiale: “Questo ragazzo mi ricorda Bowie! È stato magico, puro e affascinante”, “Spero che David Bowie lo stia guardando dall’alto”, “Un incrocio tra Bowie, Gilbert O’Sullivan e Leo Sayer”, “Il David Bowie italiano”.
Corsi, che in Italia è già considerato uno degli autori più originali della nuova generazione, ha dimostrato che si può conquistare l'Europa anche senza fuochi d’artificio. È bastato il suo mondo stralunato e gentile, una voce lieve ma carica di significato, e una canzone scritta davvero bene. E forse proprio per questo, Volevo essere un duro è riuscita a parlare a tutti, con la forza di chi non alza la voce ma lascia il segno.
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