Cronaca
Il nuovo incidente probatorio relativo alle nuove indagini sul delitto di Garlasco prenderà il via il prossimo 4 luglio. Proseguiranno le analisi sui reperti che erano presenti nell’abitazione della famiglia Poggi e che non sono mai stati analizzati. A partire dal capello, lungo 3 centimetri, ritrovato pochi giorni fa all’interno del sacchetto dell’immondizia.
Tanto si è parlato della spazzatura che era presente nella casa di Chiara Poggi. Un sacchetto nel quale sono stati ritrovati una buccia di banana, una scatola di cereali, due Fruttolo, un Estathé. Tutti prodotti che sarebbero stati consumati la mattina dell’omicidio, il 13 agosto 2007, per colazione, perché nel sacchetto non erano invece presenti prodotti che Chiara Poggi aveva consumato la sera precedente, quando aveva cenato con il fidanzato Alberto Stasi.
Dentro il sacchetto dell’immondizia è stato ritrovato anche il capello di tre centimetri, che non sembrerebbe spezzato. Se così fosse non dovrebbe quindi appartenere a Chiara Poggi. Da capire se abbia conservato il bulbo, che consentirebbe di individuare un dna nucleare.
In precedenza sul luogo del delitto erano stati rinvenuti già 36 capelli. Sette erano stretti nel pugno di Chiara Poggi, uno solo aveva il bulbo e il dna rinvenuto era stato quello della stessa ragazza 26enne. Altri 29 capelli sono stati rinvenuti nelle chiazze di sangue presenti dentro la casa, sono stati analizzati nel 2008 dal genetista Carlo Prevedirè ma nessuno di loro conservava il bulbo che poteva consentire di individuare il dna nucleare.
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