Siena
Palazzo Salimbeni
Nelle ultime settimane il titolo di Banca Monte dei Paschi di Siena ha mostrato un andamento caratterizzato da una fase di consolidamento, dopo un periodo di forte crescita. A metà maggio 2025 le azioni avevano raggiunto il massimo annuale di 8,42 euro, ma da allora il prezzo si è corretto, oscillando tra circa 6,98 e 7,40 euro nel corso di giugno. La performance mensile si è chiusa con un calo di circa il 3,8%, mentre su base annua il titolo mantiene un rialzo robusto superiore al 47%, confermando un trend positivo di lungo periodo.
I volumi di scambio sono rimasti elevati, con picchi giornalieri che hanno superato i 15 milioni di azioni, a testimonianza dell’interesse costante degli investitori nei confronti del titolo. Questa fase di relativa stabilità riflette sia le dinamiche generali del settore bancario sia le attese legate all’importante operazione in corso: l’offerta pubblica di acquisto (OPA) di Monte dei Paschi su una quota rilevante di Mediobanca.
L’operazione Mediobanca rappresenta una mossa strategica significativa per BMPS, volta a rafforzare la propria posizione nel panorama bancario e finanziario italiano. L’OPA ha attirato l’attenzione degli investitori, che valutano con interesse le potenzialità di crescita ma anche i rischi connessi all’integrazione e all’impatto finanziario dell’operazione.
Dal punto di vista dei fondamentali, Monte dei Paschi continua a mostrare segnali di solidità. Il CET1 ratio, indicatore chiave della solidità patrimoniale, rimane elevato, mentre la banca prosegue nel processo di riduzione dei crediti deteriorati, migliorando la qualità del proprio portafoglio. Questi elementi contribuiscono a mantenere alta la fiducia degli investitori nonostante la recente correzione del titolo.
Il mercato ora guarda con attenzione agli sviluppi dell’OPA su Mediobanca, che potrebbe rappresentare un punto di svolta per il gruppo. L’esito dell’operazione e le strategie future determineranno molto probabilmente la direzione del titolo nei prossimi mesi.
Luigi Lovaglio, ad di Banca Mps
In sintesi, dopo un rally significativo, il titolo di Banca Monte dei Paschi di Siena vive una fase di consolidamento in un contesto di attesa e cautela. L’operazione Mediobanca è al centro delle aspettative degli investitori, che rimangono prudentemente ottimisti sul potenziale di crescita della banca nel medio termine.
Operazione Mediobanca, la situazione
Banca Monte dei Paschi di Siena ha compiuto un passo fondamentale verso l’acquisizione di una quota significativa di Mediobanca, con l’avvio ufficiale dell’offerta pubblica di scambio (Ops) che segna una svolta strategica per il gruppo senese. Dopo aver ottenuto il via libera da parte della Banca Centrale Europea (Bce), il consiglio di amministrazione di Mps ha deliberato un aumento di capitale da circa 13,19 miliardi di euro, più un sovrapprezzo, destinato a finanziare questa operazione.
L’Ops rappresenta una manovra strategica che punta a rafforzare la presenza di Monte dei Paschi nel settore bancario italiano, ampliando il proprio raggio d’azione e consolidando la propria posizione nel mercato finanziario. Il progetto prevede che, una volta ricevuto il via libera definitivo dalla Consob, Mps possa lanciare l’offerta in Borsa, con una finestra temporale prevista tra il 7 e il 14 luglio 2025. La durata dell’offerta dovrebbe estendersi fino ad agosto o metà settembre, periodo entro il quale si vedrà la risposta del mercato e degli azionisti di Mediobanca.
Alberto Nagel, ad di Mediobanca
L’iter è stato avviato con l’approvazione preliminare della Bce, che ha completato la fase di valutazione della solidità finanziaria dell’operazione, aprendo così la strada alla fase operativa. Ora Mps deve inviare il prospetto informativo alla Consob, che ha cinque giorni per esaminarlo e approvarlo, un passaggio cruciale per la trasparenza e la correttezza dell’offerta.
Sul piano strategico, questa operazione rappresenta una sfida ma anche un’opportunità per Monte dei Paschi, che punta a una crescita degli attivi redditizi e a un rafforzamento complessivo del proprio business, in un contesto competitivo sempre più complesso. L’operazione Mediobanca è vista come un tassello chiave per rilanciare la banca e migliorarne la posizione patrimoniale e di mercato.
Tuttavia, non mancano i rischi: l’integrazione di Mediobanca potrebbe comportare complessità gestionali e impatti sui conti nel breve termine, oltre a dipendere dall’andamento del mercato e dall’accoglienza dell’offerta da parte degli azionisti. Gli investitori e gli analisti seguono con attenzione gli sviluppi, consapevoli che l’esito dell’Ops influenzerà in modo significativo il futuro di Mps.
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