Il caso
Giuseppe Gugliotti (sindaco di Sovicille)
Grazie alla sinergia fra comune di Sovicille, carabinieri, Servizio sanitario, Società della salute e Polizia municipale della Val di Merse è stata individuata una soluzione sociale e umana per la donna responsabile di due aggressioni avvenute a Rosia nell’ultimo mese, tra cui quella in cui una persona è rimasta mutilata dell’orecchio a seguito di un morso. Le vicende hanno preoccupato la comunità che, anche attraverso i social, chiedeva risposte e sicurezza. Ieri mattina il sindaco Giuseppe Gugliotti, insieme alle forze dell’ordine e ai servizi socio-sanitari, ha convinto la donna straniera a lasciare il rifugio di fortuna dove si trovava e ad accettare un percorso di supporto e inclusione sociale, lontano dal paese. In serata, la signora ha iniziato l’iter assistenziale previsto.
“Non abbiamo mai sottovalutato paure e difficoltà, ma talvolta casi difficili e complessi come questo sui quali si stava lavorando da tempo per trovare una soluzione necessitano di maggiore riservatezza più che di riflettori e di strumentalizzazioni politiche. Il rischio era quello di esasperare una situazione che conoscevamo bene, ma che era comunque circoscritta. L’allarmismo ingiustificato, alimentato da partiti di opposizione, ha rischiato di creare ulteriori problemi. Ringrazio le forze dell’ordine, la Usl, la Sds e tutti coloro che hanno collaborato alla soluzione del caso che abbiamo risolto in poco tempo tutelando i cittadini e al tempo stesso tenendo conto anche dei problemi della donna straniera”, ha dichiarato il sindaco Gugliotti.
L’episodio ha avuto forti risvolti politici, accentuati dopo la seconda aggressione di pochi giorni fa. Fratelli d’Italia, tramite il coordinatore comunale Barbara Stori, ha chiesto le dimissioni del primo cittadino Gugliotti: “L’aggressione con il distacco di un orecchio a Rosia è solo la punta dell’iceberg di una situazione ormai fuori controllo. Il Sindaco – ha detto Stori - ha minimizzato il fatto dichiarandolo circoscritto, accusando il nostro partito di strumentalizzare la vicenda. Tuttavia, la persona responsabile è rimasta sul territorio e ha commesso altri gravi episodi. Nonostante la presenza di polizia locale e telecamere, non si riesce a garantire la sicurezza dei residenti. Inoltre, il Sindaco ha evitato il confronto pubblico sulla sicurezza. Per questi motivi chiediamo le sue dimissioni, ritenendo necessaria maggiore trasparenza e responsabilità verso la cittadinanza”.
Alla richiesta di dimissioni, Gugliotti ha risposto: “Se non si è dimesso il ministro Nordio dopo la vicenda Al-Masri, tanto meno mi dimetto io”.
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