Il caso
Chiara Poggi
Ieri pomeriggio si è tenuta una call molto importante tra i periti incaricati dell’incidente probatorio e i consulenti delle parti coinvolte nel caso dell'omicidio di Chiara Poggi, riaperto dalla Procura di Pavia. Durante il confronto, la genetista Denise Albani ha anticipato una possibile richiesta dei dati grezzi al professor Francesco De Stefano, perito nell’appello-bis 2014. Nel frattempo, emerge che già nel 2007 i Ris di Parma avevano eseguito tamponature sulle unghie di Chiara Poggi, un dettaglio che riapre la pista delle tracce genetiche.
Delitto di Garlasco, un mistero lungo 18 anni
Il consulente di Stasi, Ugo Ricci, ha spiegato che i periti hanno fatto un punto della situazione sugli esiti delle analisi note, comprese quelle sui reperti della spazzatura e sulla garza, per consolidare quanto finora svolto. Sono stati riportati aggiornamenti dai primi contatti tra il perito e i Ris, nonché con il medico legale Ballardini, mentre dal professor De Stefano, a Genova, non sono ancora arrivate risposte.
La complessità del lavoro ha portato i periti a chiedere una proroga dei tempi al giudice per le indagini preliminari (GIP), visto che i 90 giorni dal conferimento dell’incarico, avvenuto il 16 maggio, scadranno a metà settembre. Questo potrebbe far slittare l’udienza prevista per il 24 ottobre.
Nel frattempo, già dalla settimana prossima, presumibilmente da martedì 9 o mercoledì 10 settembre, inizierà un ulteriore importante capitolo dell’indagine: il lavoro del perito e dei consulenti dattiloscopisti sulle impronte rinvenute sulla spazzatura e sui fogli di acetato. Questo passaggio è stato possibile dopo aver ottenuto il consenso dai genetisti coinvolti, segno di una collaborazione tra i vari specialisti per fare luce su ogni dettaglio del caso.
Da valutare la possibilità di una richiesta di riesumazione del corpo di Chiara, dopo la nomina della professoressa Cristina Cattaneo, cui è affidata la revisione medico legale. "Non ci sorprenderebbe, è già stata effettuata una volta, ma ho dubbi sull’utilità pratica - ha così bollato la potenziale iniziativa a Filorosso su Rai1 l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, difensore della famiglia Poggi - la famiglia Poggi non si oppone a nessun tipo di approfondimento, ma chiede il rispetto delle sentenze e del contraddittorio. La Cattaneo farà una valutazione di parte, confrontandosi con le altre del passato fatte dai consulenti, si parla di una ventina di verifiche".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy