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La diatriba

Ipotesi Leonardo nel sito Beko, fronte sindacale diviso. Cisl replica alla Cgil: "Lavoro conta più dei preconcetti"

Pucci risponde al monito della D'Ercole. Cesarano: “Serve chiarezza sul futuro, non le chiacchiere da bar”

Vincenzo Battaglia

05 Settembre 2025, 06:05

Riccardo Pucci

Riccardo Pucci, Cisl Siena

Continua a far discutere l’ipotesi che lo stabilimento Beko di Siena di viale Toselli possa essere rilevato, nell’ambito del processo di reindustrializzazione, da Leonardo, azienda con una forte partecipazione statale attiva nella produzione di armi. Dopo che la segretaria della Cgil di Siena Alice D’Ercole ha chiesto che ci sia un confronto affinché l’eventuale produzione a Siena resti confinata al settore civile, è arrivata una netta presa di posizione della Cisl.

“Abbiamo un problema – spiega il segretario della Cisl di Siena Riccardo Pucci –, ci sono 299 persone che sono in cassa integrazione e che rischiano il posto di lavoro. Abbiamo fatto tutto un percorso a livello unitario, però si arriverà a un punto in cui ci saranno investitori che verranno a sondare il nostro territorio per capire se è possibile lavorare in una struttura come quella di Beko. La cosa importante è che ci siano delle situazioni trasparenti affinché si possa lavorare con l’eventuale investitore, che vada a tutela dei lavoratori, senza preclusioni ideologiche. Leonardo ha già uno stabilimento ad Abbadia San Salvatore. Attualmente non c’è niente, è stato fatto solo un ragionamento. Ma dire di no a prescindere, perché fanno ‘un lavoro di morte’ non è corretto. Perché fanno anche altri servizi di tutela e di sicurezza, è una società in sviluppo. Credo che sia importante valutare che ci potrebbero essere degli interessamenti e se quello di Leonardo fosse vero e maggioritario, ci metteremo a tavolino. Non possiamo dire ai lavoratori che Leonardo non ci piace, perché loro vogliono avere un futuro. Attendiamo che ci siano delle novità, ma siamo disponibili a parlarne”.

Alle parole di Pucci fanno eco le dichiarazioni del segretario della Fim Cisl Giuseppe Cesarano: “Su Leonardo a Siena regna ancora troppa incertezza - afferma Cesarano -. Riteniamo che un progetto industriale serio porterebbe valore al territorio e nuova occupazione qualificata. Ora servono chiarezza e responsabilità: Siena non può vivere solo di annunci, ma ha bisogno di fatti concreti perché ad oggi non c’è niente sul fatto che Leonardo sia interessato ad un eventuale insediamento. Quello che vedo ad ora sono tante ideologie e chiacchiere da bar”.

Beko è solo una delle tante situazioni critiche presenti sul territorio: “Ma dobbiamo fare delle proposte - spiega Pucci -, valorizzarle e capire se c’è la possibilità di avere qualcosa di nuovo. Le istituzioni e le organizzazioni sindacali sono informate, ma bisogna essere propositivi, ognuno con il suo ruolo. Bisogna parlare di novità, seguire il mercato del lavoro. È vero che la cassa integrazione è aumentata, ma va affrontato il problema da altri punti di vista”.

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