Il caso
Andrea Sempio e Alberto Stasi
Nuovo appuntamento oggi, in Questura a Milano, per i periti e i consulenti delle parti impegnati nell’incidente probatorio della nuova indagine sul delitto di Garlasco che vede indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. A fine giugno la Procura di Pavia ha chiesto “che sui reperti ‘etichetta in carta arancione Estathè’, sacchetto spazzatura, sacchetto biscotti e sacchetto cereali venisse effettuata l’esaltazione delle impronte digitali latenti”, attività ritenuta irripetibile. E sull’eventuale ricerca delle impronte si concentrerà l’attività in programma.
La ricerca del Dna sugli oggetti che la ventiseienne avrebbe consumato o toccato nelle sue ultime ore di vita – per l’omicidio del 13 agosto 2007 è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere l’allora fidanzato Alberto Stasi – ha restituito, a inizio estate, la presenza della vittima sulle due confezioni di Fruttolo, su un piattino di plastica, sul sacchetto con i cereali avanzati e sulla busta della pattumiera, mentre sulla cannuccia del tè freddo è stato rilevato il Dna di Stasi.
Quello di oggi è uno degli ultimi approfondimenti prima di affrontare l’eventuale analisi (sulla carta) dei due Dna maschili trovati sui margini delle unghie di Chiara Poggi, di cui uno attribuito da procura e difesa di Stasi all’indagato. Un match contestato da una precedente perizia e anche dai legali di Sempio e Poggi. Finora l’incidente probatorio non ha mostrato la presenza di Sempio nella villetta di via Pascoli a Garlasco.
Le parole dei legali
“Non so ovviamente che cosa uscirà – sono le parole riportate da Il Giorno dell’avvocata Angela Taccia, che col collega Massimo Lovati difende Sempio – però sono abbastanza sicura, anzi totalmente sicura, che non potrà uscire niente a discapito del nostro assistito che è innocente”. Sempio, prosegue Taccia, “è rassegnato e tranquillo, sempre per quello che può essere ovviamente però dice ‘tutto quello che devono accertare che lo accertino’. Anche lui, come potete immaginare, è abbastanza stufo di tutte queste indagini, più che altro su di lui, sa che non c’entra niente ed è dispiaciuto per i genitori”.
L'avvocatessa Angela Taccia
“Visti i risultati che abbiamo ottenuto attraverso l’analisi del Dna sul contenuto della spazzatura siamo fiduciosi non ci sia nulla riconducibile ad Andrea Sempio”, ha aggiunto, citato da La Presse, Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma e ora consulente della difesa di Andrea Sempio, indagato nella nuova inchiesta sull’omicidio.
Luciano Garofano, consulente di Stasi
“Alberto vive come ha vissuto i mesi scorsi, cioè sostanzialmente con distacco” ha detto invece l’avvocata Giada Bocellari, come riporta sempre Il Giorno. “Guarda al suo futuro e non ha particolare interesse a seguire la vicenda e infatti non la sta seguendo. Sarà importante vedere cosa ha fatto la Procura in questi mesi e cosa farà nei prossimi. È ancora lunga e molto complicata, io invito sempre alla prudenza in un senso e nell’altro. Non mi piacciono le suggestioni”.
L'avvocatessa Giada Bocellari
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy