Il caso
Flavius Savu
L'arresto di Flavius Savu può condurre a importanti novità riguardo al delitto di Garlasco? Il rumeno, messo in manette a Zurigo in Svizzera, era latitante e ricercato dopo la condanna definitiva a 5 anni di carcere per estorsione aggravata ai danni dell'ex rettore del Santuario della Bozzola di Garlasco, don Gregorio Vitali. La sua figura è legata a una possibile pista alternativa sui motivi della morte di Chiara Poggi.
Assistito dall'avvocato Roberto Grittini, in attesa di estradizione, come riporta Libero, l'uomo vorrebbe "togliersi un fardello". Il legale fa intendere che Savu parlerà, anche perché davanti agli inquirenti non potrà più limitarsi a interviste televisive e insinuazioni: "Non potrà avvalersi della facoltà di non rispondere. Vediamo cosa ne viene fuori".
Il santuario della Bozzola
Flavius Savu è un cittadino romeno noto in Italia per una vicenda giudiziaria legata a un'estorsione ai danni dell'ex rettore del Santuario della Bozzola a Garlasco, don Gregorio Vitali. Condannato a 5 anni e 6 mesi di carcere insieme a un complice per aver ricattato il sacerdote con minacce di diffondere video compromettenti, Savu è stato latitante dal 2018 fino al recente arresto a Zurigo, in Svizzera, l'8 settembre 2025.
Si apre un nuovo fronte legato alla morte di Chiara Poggi?
Negli ultimi mesi, Savu è tornato sotto i riflettori perché ha avanzato dichiarazioni che collegherebbero presunti "festini" e scandali sessuali legati al Santuario della Bozzola con il celebre delitto di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco. Queste affermazioni, pur considerate suggestive dagli inquirenti, hanno riaperto un fascicolo d'indagine e potrebbero portare a nuovi interrogatori per chiarire il suo ruolo e le sue conoscenze. La pista, per ora, non ha trovato conferme concrete nelle indagini ufficiali.
Oltre all'estorsione, Savu è coinvolto in un contesto di ricatti a sfondo sessuale che avrebbe coinvolto figure religiose e un giro di truffe e minacce. Un memoriale scritto dal nipote di Savu ha ulteriormente animato la cronaca, descrivendo presunti scandali, abusi sessuali e un clima di paura che si sarebbe diffuso attorno al Santuario.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy