La vertenza
Lo stabilimento di viale Toselli
Oggi la firma del rogito per l’acquisizione dello stabilimento da parte di Invitalia, domani la visita del Ministro delle Imprese Adolfo Urso, che incontrerà i lavoratori e i rappresentanti sindacali. Saranno due giorni fondamentali per la vertenza Beko, che è vicina a una svolta, anche sul fronte della reindustrializzazione. L’acquisto dell’immobile rappresenta proprio un primo passo in questo senso.
“Ci auguriamo – afferma Daniela Miniero, segretaria della Fiom Cgil di Siena - che questa esposizione economica di soldi pubblici possa rappresentare una garanzia nella volontà di voler concretizzare una reindustrializzazione da parte del governo. Per la vertenza questo è il passo più importante, perché quando entra un soggetto pubblico ad acquistare uno stabilimento per non farlo chiudere e lo acquista con soldi è maggiormente impegnato alla non chiusura di quello stabilimento. Abbiamo avuto un incontro con l’azienda e con Sernet, dove ci hanno rappresentato lo stato dei lavori nella ricerca di un investitore, ci siamo lasciati con l’impegno di avere degli incontri cadenzati. Mi sembra che ci siano tra i sei e gli otto soggetti interessati in modo concreto. Su questi proseguiranno i lavori di finalizzazione. Ci terranno aggiornati”.
Fa eco a Daniela Miniero anche Massimo Martini, segretario della Uilm Uil di Siena. “E’ positivo che il ministro venga a Siena a visitare lo stabilimento – spiega il sindacalista - perché si renda conto asl danno che Beko fa ai lavoratori chiudendo l’azienda. Credo anche che si prenda un impegno formale sulla reindustrializzazione, che è la vera salvezza dei lavoratori e della comunità di Siena. La firma dell’accordo è un passaggio importante, di pari passo Sernet sta lavorando sulla reindustrializzazione, sulla quale noi crediamo molto. Per le uscite volontarie siamo a quarantadue lavoratori che hanno lasciato l’azienda, ci saranno ora altre sessioni di uscita entro il 30 novembre”.
Il perfezionamento del rogito dello stabilimento Beko rappresenta un passaggio fondamentale atteso da tempo.
“Ora – spiega Giuseppe Cesarano, segretario della Fim Cisl di Siena - si apre finalmente una fase nuova: quella del rilancio industriale e occupazionale, che deve tradursi in certezze per i lavoratori e per l’intero territorio. La Fim Cisl continuerà a seguire con grande attenzione l’attuazione del piano industriale, chiedendo investimenti concreti, innovazione tecnologica e sostenibilità produttiva. Siamo convinti che questa tappa segni un passo avanti decisivo verso la salvaguardia e la crescita dell’occupazione, rafforzando il ruolo strategico di questo sito per il tessuto industriale locale”.
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