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Nuovo sito di viale Toselli, operazione da più di 8 milioni: il Comune di Siena ne investe oltre 1

In Consiglio la delibera per l'acquisto del 20% di Sviluppo Industriale Siena Srl, la società per il rilancio del polo e per lo statuto. L'immobile è costato 4,7 milioni

Claudio Coli

27 Novembre 2025, 05:28

Beko commissione

L'operazione di rilancio del sito di viale Toselli illustrata in Commissione

Un nuovo passaggio cruciale oggi, in Consiglio comunale, per il futuro del polo industriale di viale Toselli, ormai ex Beko, che venerdì 28 fermerà per sempre la produzione di congelatori, dopo 58 anni. L’assise cittadina delibererà infatti sia l’acquisizione da parte del Comune di una quota del 20% della nuova società Sviluppo Industriale Siena Srl - il soggetto deputato al rilancio dell’area produttiva - che lo statuto della newco. Della quale farà parte, oltre all’Amministrazione senese, anche lo Stato, tramite Invitalia (l'agenzia nazionale per lo sviluppo) in qualità di socio di maggioranza, con l’obiettivo di portare a compimento la reindustrializzazione dell’impianto e agevolare l’ingresso di nuove realtà industriali (tre per adesso le manifestazioni di interesse).

Il Comune farà la sua parte con un investimento da quasi 1,2 milioni per l’acquisto della quota della società, nell’ambito di un progetto totale, tra acquisto dell’edificio (stimato in 4,7 milioni) e ristrutturazione e rilancio, da oltre 8 milioni.
L’iniziativa, che negli auspici di tutti dovrà far rinascere il sito di viale Toselli da 43mila metri quadrati, è stata svelata ieri mattina nel corso della Commissione Statuto e Regolamenti, presieduta da Lorenza Bondi, insieme a quella Programmazione Bilancio e Affari Generali guidata invece da Orazio Peluso.

Presente anche il vice sindaco Michele Capitani e la dirigente comunale delle risorse finanziarie, Federica Caponi, la quale ha dettagliato ai presenti la complessa architettura finanziaria dell’operazione: “Il Comune immette 1 milione e 180mila euro, che è il 20% di una società ricapitalizzata, che ha una valore, quando entriamo, di 5,9 milioni. Lo Stato ci mette il differenziale in denaro perché conferisce l'immobile che ha un valore di 4,7 milioni e ne riversa 960 mila euro e in quel momento la società ha più di 2 milioni per poter partire con i lavori di ristrutturazione che sono stimati in 2,6 milioni”. Nello specifico, dovrà essere riqualificato il tetto, tolte le coperture e messo mano negli impianti di monitoraggio della falda. Il Comune di Siena dovrà poi apportare in qualità di socio altri 500mila euro per il necessario aumento di capitale della neonata società.

La convenzione stipulata durerà fino al 2050 ma l’obiettivo è reindustrializzare entro la fine della cassa integrazione, che scade, per i 180 lavoratori rimasti in pancia a Beko, il 31 dicembre 2027. “È un impegno importante il nostro” – ha detto Capitani – “l’interesse comune è la permanenza industriale in quel luogo e sviluppare posti di lavoro”. In Commissione si è sottolineato l’atteggiamento compatto di territorio e politica per ottenere il risultato, discutendo anche della questione viabilità dell’area, già delicata, in caso di nuovi insediamenti. “Un problema non rinviabile – sottolinea Capitani – va potenziato il trasporto pubblico, magari con navette e parcheggi scambiatore, chiederemo aiuto alla Regione e toccheremo tutte le corde possibili”.

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