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Il caso

Cer Siena, la fondazione slitta ma accelera: ultimi 25 giorni per lo statuto

Commissione al lavoro tra chiarimenti e modifiche: al lavoro per portare la Comunità energetica in Consiglio comunale del 30 settembre

Andrea Bianchi Sugarelli

06 Settembre 2025, 09:03

Cer

Cer, slittano i tempi

Rimandata la fondazione della Comunità energetica rinnovabile (CER Siena). Servirà una nuova convocazione della Commissione Statuto e Regolamenti del Comune per definire lo schema di atto costitutivo prima del via libera del Consiglio comunale. La seduta di ieri mattina non ha portato a risultati concreti: la lunga discussione ha evidenziato la necessità di rivedere alcuni punti del regolamento. Alle domande hanno risposto l’assessore all’Ambiente Barbara Magi, il responsabile del Servizio Ambiente Lorenzo Pampaloni e Leonardo Maiellaro dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse.

Ruolo strategico e governance

Il confronto si è concentrato sul ruolo centrale del Comune di Siena nella Fondazione, sulle modalità di governance e sulla distribuzione delle quote di partecipazione. È emersa la necessità di rivedere punti chiave dello statuto per bilanciare le prerogative dell’ente pubblico con la partecipazione di amministrazioni, soggetti privati e terzo settore. Per la massima trasparenza, nella prossima seduta saranno coinvolti il segretario generale Giulio Nardi e il legale estensore dell’atto per chiarimenti tecnici e giuridici.

I tempi restano stretti: il documento dovrebbe arrivare in Consiglio comunale il 30 settembre, come auspicato dall’assessore Magi. La presidente della Commissione Lorenza Bondi ha ribadito la necessità di rispettare le procedure amministrative e garantire trasparenza in ogni fase.

Adesioni e modello di partecipazione

Confermata l’adesione di circa dieci soggetti privati (due si sono ritirati) e l’attesa partecipazione di amministrazioni pubbliche (a partire dalla Provincia) e di enti del terzo settore. L’assessore Magi ha ricordato che l’idea della comunità energetica è nata a inizio mandato, privilegiando un percorso inclusivo, aperto e trasparente, capace di coinvolgere anche produttori di energia e operatori del territorio.

Osservazioni tecniche e organizzative

I consiglieri hanno chiesto dettagli su modalità di partecipazione, diritti e doveri dei soci, tempistiche di adesione e funzionamento degli organi della Fondazione. È stato chiesto di chiarire il ruolo dei soci fondatori rispetto agli ordinari, garantendo equilibrio decisionale e trasparenza nei processi di nomina del consiglio di amministrazione e del direttore generale. Ulteriori approfondimenti riguardano l’ingresso di nuovi soci, la durata della presidenza, la determinazione delle quote e la gestione degli aspetti economici e patrimoniali, inclusa la predisposizione di un business plan (richiesta dal consigliere Massimo Castagnini). Dalla minoranza, Adriano Tortorelli e Gianluca Marzucchi hanno richiamato la compatibilità tra natura pubblica della Fondazione e presenza di privati, mantenendo la finalità non lucrativa e il servizio al cittadino.

Equilibri tra pubblico e privato

Fari puntati su quote e partecipazioni per assicurare la maggioranza pubblica e una rappresentanza equilibrata. I consiglieri di maggioranza Emanuela Anichini e Michele Cortonesi hanno proposto di rivedere gli articoli su diritti di voto e partecipazione di pubblici e privati, valutando il rapporto tra capitale versato e potere decisionale. Importante definire modalità chiare di nomina delle figure apicali e regolamentare con trasparenza gli eventuali compensi dei dirigenti; aspetti che sarebbero già esplicitati nel regolamento. Nel dibattito è intervenuto attivamente anche Pierluigi De Angelis (Fratelli d’Italia), evidenziando volontà di collaborazione per uno statuto coerente con esigenze tecniche, organizzative e di sostenibilità.

Un percorso ancora aperto

La costituzione della Fondazione CER Siena appare comunque alla portata: ci sono 25 giorni per convocare di nuovo la Commissione, rivedere lo statuto e presentare il documento definitivo al Consiglio comunale per il via libera. Secondo indiscrezioni, l’iter dovrebbe arrivare in tempo per il 30 settembre. Il conto alla rovescia è iniziato: la Commissione punta a licenziare un regolamento giuridico e organizzativo solido, in grado di promuovere una comunità energetica efficiente e inclusiva per la città e il territorio.

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