L'omicidio Poggi
Alberto Stasi
Stasi avrebbe ucciso Chiara Poggi dopo aver scoperto la sua relazione con Andrea Sempio: così l'avvocato Carlo Teormina spiega il delitto di Garlasco. "L’ho detto, lo ripeto e l’andamento dell’inchiesta lo conferma - afferma sui social - Stasi resta e resterà l’unico responsabile dell’omicidio di Chiara Poggi e non ho mai capito perché sia stato inficiato come indagato in questa nuova indagine, posto che chi è condannato o assolto con sentenza passata in giudicato non può essere sottoposto ad un secondo processo".
L'avvocato Carlo Taormina
Sempio, per Taormina, è il movente dell' omicidio, "perché ritengo, non solo che Stasi e Sempio si conoscessero e si frequentassero, come indirettamente dimostrato dal fatto che Sempio era di casa nella villetta dei Poggi, ma che Sempio sia stato scoperto da Stasi con Chiara nello stesso contesto omicidiario a cui non prese parte subendo l’azione omicidiaria di Stasi - dichiara - e che abbia anche poco prima dell’omicidio saputo del rapportato tra Sempio e Chiara Poggi".
La scena del crimine nella casa di Garlasco
Per quanto riguarda lo scontrino del posteggio, secondo l'avvocato "deve essere spiegato e anche alcuni segni derivanti da tracce rinvenute sul luogo dell’omicidio a cominciare dall’imbrattamento subungueale della vittima, devono trovare una risposta e Sempio, se non vuole rischiare di più, deve parlare e spiegare. Sempio non parla per rispetto a Chiara e Stasi non parla per rispetto a Chiara,ma queste remore devono essere superate. Le archiviazioni pronunciate a favore di Sempio sono assolutamente corrette perché non esiste elemento che colleghi Sempio all’omicidio".
Andrea Sempio
Sull'inchiesta relativa al pm Venditti, che avrebbe ricevuto secondo le accuse soldi per archiviare la posizione di Sempio, Taormina spiega che "sarebbero stati dati solo perché Sempio e la Famiglia non ce la facevano più e se i soldi fossero stati dati, sarebbero stati dati da persone costrette e ad un magistrato concussore e non ad un magistrato corrotto. Chi è disperato si piega ed è un concussore non un corruttore".
L'ex pm Mario Venditti
L'avvocato boccia il lavoro dei pm di allora e di oggi. "Volendo dare una valutazione complessiva dell’operato della magistratura in questa vicenda, non può che dirsi che il fondo era stato raggiunto da tempo e quindi questo è un vergognoso sprofondo. La prima inchiesta, pur avendo consentito di accertare la verità, fu pietosa; questa seconda inchiesta, fatta di roboanti annunci, fino ad ora è un autentico bluff perché niente di concreto è stato accertato ed ogni volta che si è parlato di bombe, dentro c’era solo aria".
"Ora, poi, si raggiunge il punto più basso che potrebbe essere rappresentato dalla dolorosa necessità di prendere atto che anche il malaffare, la puzza orrenda dei soldi potrebbero essere stati alla base di scelte investigative e addirittura di valutazioni relative al modo con il quale concludere l’inchiesta" ancora Taormina, che conclude "si chiuda al più presto questo scempio: Stasi in galera, Sempio a casa senza lode per la sua codardia, in galera l’eventuali concussore dei Sempio, valutazione degli errori compiuti dalla magistratura nella prima inchiesta e di quelli compiuti in questa seconda inchiesta".
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