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L'inchiesta

Delitto di Garlasco, l'indagine prosegue serrata. Lo scoop di Rita Cavallaro: "Perquisizione in casa Sempio, spunta un pc introvabile e un memoriale sullo scandalo hot al Santuario". Emergono importanti elementi: la situazione

Il dispositivo non era stato trovato durante la perquisizione di maggio

Caterina Iannaci

06 Ottobre 2025, 13:10

Andrea Sempio

Andrea Sempio, indagato per il delitto di Garlasco

Il computer di Andrea Sempio, precedentemente introvabile, è stato rinvenuto durante una nuova perquisizione a casa sua a fine settembre 2025, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Brescia che indaga su presunti episodi di corruzione legati all’archiviazione del 2017. A riportare l'importante notizia è stata la giornalista Rita Cavallaro, su Il Tempo. Il dispositivo non era stato trovato durante la perquisizione del 14 maggio, nonostante fossero presenti altri supporti digitali, e Sempio aveva dichiarato di non possedere un pc. 

La giornalista Rita Cavallaro

Il ritrovamento del pc e le nuove indagini

Il ritrovamento del computer ha acceso nuovi sospetti, soprattutto perché Sempio aveva cancellato ogni traccia della propria vita precedente al 2017, anno in cui il fascicolo fu archiviato dal gip su richiesta dell’ex procuratore Mario Venditti. L’indagato ha fornito una nuova versione, sostenendo che il pc sarebbe aziendale per attività di smart working. Gli inquirenti stanno analizzando il dispositivo per verificare eventuali contenuti rilevanti per le indagini in corso.

Documenti e appunti sequestrati

Oltre al pc, sarebbero stati trovati diversi elementi di interesse investigativo: un quaderno con appunti contenenti cifre e nomi, due ricevute di prelievi in contanti, la distinta di un bonifico da 6.349 euro all’ex generale Luciano Garofano e la sua relazione tecnica, redatta con documenti allora riservati. Tra i reperti anche un libro dell’avvocato Gian Luigi Tizzoni, con annotazioni che citano cifre e i nomi di Garofano e dell’avvocato Massimo Lovati. Rinvenuti inoltre quattro fogli manoscritti che iniziano con “avv Pieragostini” e terminano con “sa tutta la storia”.

Il generale Garofano

Il memoriale sullo scandalo del santuario

Il santuario della Bozzola

Elemento particolarmente significativo è il memoriale di Kolundra Cleo Stefanescu, nipote di Flavius Savu, il romeno condannato per estorsione ai danni del rettore del Santuario della Madonna della Bozzola, don Gregorio Vitali. Questo documento alimenta la pista della Bozzola, che ipotizza un legame tra lo scandalo emerso nel santuario e l’omicidio di Chiara Poggi (2007). Sebbene la Procura di Pavia si sia mostrata scettica, le indagini continuano a esplorare ogni possibile pista, anche in relazione alle ricerche effettuate da Chiara Poggi su pedofilia e abusi nella Chiesa.

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