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Il caso Garlasco a Dentro la notizia
Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi è sicuro: l’inchiesta bis sull’omicidio di Garlasco è destinata ad allargarsi prendendo più strade. Proseguono gli accertamenti sull'ormai nota vicenda del 2007, la cui ultima svolta vede l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, accusato di corruzione in atti giudiziari per l’archiviazione, richiesta nel 2017, a favore di Andrea Sempio.
Antonio De Rensis collegato a Dentro la notizia
In un intervento televisivo a Dentro la notizia condotto da Gianluigi Nuzzi, l’avvocato Antonio De Rensis, difensore di Alberto Stasi, ha anticipato un significativo sviluppo: "L’inchiesta si allargherà", condividendo l’osservazione del conduttore su uno "scenario incandescente con delle accelerazioni" nelle indagini, che si preannunciano decisive nelle prossime settimane. "Chi segue questa vicenda – ha detto il legale – mi ha sentito parlare qualche settimana fa di autunno caldo".
Chiara Poggi
Il conduttore Nuzzi ha sottolineato come quanto sta emergendo faccia riflettere sulle "sacche malate" della giustizia, alludendo evidentemente al procedimento che coinvolge l’ex pm Venditti. A questa riflessione, De Rensis ha risposto: "Quello che lei dice ha un senso. Io traggo l’aspetto positivo da questa indagine: l’uomo è fragile e questa fragilità c’è in tutte le componenti della nostra società, ma al tempo stesso, questa indagine così approfondita ci dà la speranza che vi è comunque una gran parte delle istituzioni che ha coraggio". Sulla possibile espansione delle indagini, l’avvocato ha aggiunto: "Credo che ci sarà un allargamento". E ha precisato: "A volte gli allargamenti vanno a destra a sinistra, in basso e in alto", aprendo così la porta a diversi filoni investigativi.
Il conduttore Gianluigi Nuzzi
Di particolare rilievo è il coinvolgimento del G.I.C.O. (Gruppi d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata). Riferendosi a un foglio ritrovato a maggio 2025 a casa di Andrea Sempio, sul quale era scritto "Venditti gip archivia 20X 30 euro", De Rensis ha spiegato: "Se si trattasse soltanto di quel fogliettino, i G.I.C.O. stavano a casa. Se ci sono i G.I.C.O. a indagare, non è solo il fogliettino, c’è la criminalità organizzata". Secondo la procura di Brescia, le cifre di "20 e 30 euro" presenti sul foglio sarebbero in realtà 20 o 30mila euro dati all’ex procuratore o a terzi per archiviare la posizione di Sempio.
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