L'inchiesta
Roberta Bruzzone
Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, a Open si è espressa a 360 gradi sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta sul delitto di Garlasco: «Vedo molto rumore intorno al nucleo dell’inchiesta contro Andrea Sempio e pochi elementi oggettivi che possano irrobustire un’ipotesi accusatoria. Elementi che mi collocano questo ragazzo sulla scena del crimine in maniera alternativa a Alberto Stasi non ne vedo ancora neanche mezzo». Il nuovo filone investigativo, aperto a marzo dopo 18 anni dal tragico 13 agosto 2007, quando fu ritrovato il corpo senza vita di Chiara Poggi, ha come unico indagato proprio Andrea Sempio. Un cambiamento che alimenta attese e dubbi.
Andrea Sempio e Alberto Stasi
Sul possibile rinvio a giudizio di Sempio, Bruzzone spiega sempre a Open: «Mi aspetto che la Procura chieda il rinvio a giudizio per Andrea Sempio. Faccio fatica a immaginare che, arrivati a questo punto, possano fare un passo indietro. Evidentemente sono convinti della solidità della loro ipotesi, e quindi porteranno la vicenda verso la sua naturale conseguenza sul piano formale: la richiesta di rinvio a giudizio, che sarà poi valutata dal gup. Lì vedremo cosa accadrà».
Non manca una posizione netta sulla responsabilità: per la criminologa, l’assassino resta Alberto Stasi, già condannato in via definitiva a 16 anni di carcere. La nuova indagine, però, apre scenari inattesi. A destare scalpore è anche l’indagine che coinvolge l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, ora indagato per corruzione in atti giudiziari. L’accusa sostiene che Venditti avrebbe ricevuto denaro dalla famiglia Sempio per scagionare Andrea tra il 2016 e il 2017. Bruzzone mostra scetticismo: «Faccio molta fatica a pensare che l’ipotesi a carico di Venditti possa trovare conferma. Per quanto riguarda la questione del denaro ceduto dai Sempio, credo che una figura chiave sia proprio l’avvocato Massimo Lovati, che sostanzialmente ha ammesso di aver percepito delle somme in nero. Non è però ancora dato capire quanto, perché a volte parla di 10mila euro, a volte di 20mila. Quindi si ridurrebbe drasticamente la somma eventualmente transitata nelle tasche di Venditti, il che la rende ancora più improbabile come ipotesi investigativa».

Infine, Bruzzone commenta la scelta dell’ex comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano, di rinunciare agli incarichi di consulente tecnico di Andrea Sempio e di Sebastiano Visintin, unico indagato per la morte della moglie Liliana Resinovich. «Garofano credo che si trovi in una situazione mediatica molto delicata e complessa. Probabilmente è un momento in cui questo bombardamento mediatico, certo non favorevole, l’ha messo in difficoltà e quindi, insomma, in questo momento ritiene di fare un passo indietro, che mi sembra assolutamente legittimo».

Luciano Garofano
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy