L'inchiesta
Alberto Stasi nel giorno del fermo per l'omicidio di Chiara Poggi (Foto LaPresse)
A dieci giorni dall'omicidio di Chiara Poggi, Alberto Stasi confidò al padre Nicola il suo incubo di diventare il bersaglio delle indagini, in una telefonata intercettata il 23 agosto 2007 e rivelata da Quarta Repubblica.

Chiara Poggi
Nicola Stasi apre il dialogo con un'urgenza palpabile: si augura che “trovino subito qualcosa tra i reperti che hanno preso” perché sennò “è la nostra rovina in tutto e per tutto”. Alberto, sconsolato, replica: “Peggio di così non poteva andare, la persona sbagliata al momento sbagliato e nel luogo sbagliato. Ero solo a casa… però sono innocente”. Il padre tenta di rincuorarlo: “non è possibile che tutto sia contro di noi” e insiste che “c’è da difendersi, da spendere e tribolare, ma tu sei innocente”.
In un'altra intercettazione del 9 settembre 2007, sempre diffusa da Quarta Repubblica, Stasi si rammarica con un amico: il suo “allarme di casa non ha una memoria delle entrate e delle uscite”, a differenza di quello di Chiara. “Se avesse avuto quella memoria sarei stato già bello che a posto, invece abbiamo un modello vecchio. Io quel giorno l’ho messo quando sono rientrato e l’ho tolto a mezzogiorno”.

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Le paure di Stasi si avverarono: assolto in primo e secondo grado, fu condannato a 16 anni nel 2014, con Cassazione definitiva, e sconta la pena concesso in semilibertà dal 2025. Intanto, l'inchiesta su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara e indagato dal marzo 2025, infuria: una perizia recente ha rilevato DNA compatibile con la sua linea paterna sulle unghie della vittima, scatenando scontri tra difese.
Il settimanale Oggi ha poi riportato alcune testimonianze dell'epoca che ridisegnano i contorni della relazione tra Alberto Stasi e Chiara Poggi, tra affetto solido e ombre di crisi. Le voci del 2007 dipingono una coppia unita: innamorati, si sostenevano nei momenti chiave, con Stasi immerso nella tesi e Chiara al suo fianco. Passavano ore insieme, in un rapporto descritto come sereno e profondo, lontano dai drammi.

Non mancano però echi discordanti: litigi sporadici, silenzi pesanti, persino bugie come quella di Stasi visto uscire dopo aver promesso di restare a casa. Queste discrepanze, riemerse oggi, alimentano il caos di un'indagine eterna, mentre l'attesa su Andrea Sempio tiene banco.
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