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San Casciano dei Bagni, Carletti: "Spero che nel 2026 nasca il museo nazionale archeologico"

Agnese Carletti - sindaco San Casciano dei Bagni Agnese Carletti - sindaco San Casciano dei Bagni

"Spero che il 2026 possa essere un anno importante. Il mio auspicio è che quell'anno possa vedere la luce il nuovo museo nazionale archeologico di San Casciano dei Bagni". Il sindaco Agnese Carletti è tornata a parlare degli eccezionali ritrovamenti archeologici nel territorio, lo ha fatto in occasione della seconda giornata del Festival del giornalismo. La comunicazione culturale è stata infatti al centro del dibattito che si è svolto nella contrada del Bruco. Il sindaco Carletti ha raccontato quanto è avvenuto a San Casciano dei Bagni negli ultimi anni: le statue e le monete rinvenute nello scavo del Bagno Grande hanno permesso di parlare della località del territorio senese in tutto il mondo. I bronzi di San Casciano dei Bagni saranno esposti fino alla fine di giugno al museo nazionale archeologico di Napoli. Da luglio probabilmente proseguiranno il loro tour per l'Italia, anche se al momento deve essere decisa la loro successiva destinazione.
"Mi auguro - ha detto il primo cittadino - che il maggior numero di persone possa vederli e che si possa così ancora parlare di San Casciano dei Bagni. Mi auguro quindi che quando torneranno a casa il loro valore sia ancora più grande e che cresca il desiderio di venire a visitare il nostro territorio. I bronzi sono nella disponibilità del ministero, che decide dove esporli. La richiesta che io ho avanzato al ministero è stata quella di fare delle operazioni molto attente e che facciano crescere il valore dei bronzi, in modo che quando torneranno a San Casciano possano portare tanti visitatori e possano attirare interesse".
Ha proseguito il sindaco Carletti: "Per quanto riguarda la realizzazione del museo nazionale archeologico a San Casciano dei Bagni l'iter, che è guidato soprattutto dal ministero, sta andando avanti. Mi auguro che i tempi siano il più brevi possibile, e mi auguro che il 2026 possa essere un anno importante, anche se al momento non ci sono delle tempistiche ufficiali al riguardo. Al Festival del giornalismo abbiamo parlato anche di come sono stati comunicati i ritrovamenti attraverso delle scelte che ci hanno portato a finire sui giornali di tutto il mondo. Abbiamo deciso di raccontare tutto e subito, e di rendere tutto fruibile. E questa è stata una scelta che ha pagato".
Stefano Di Bello, responsabile di Opera Laboratori per Siena, ha parlato dei lavori in atto al San Domenico a San Gimignano, dei progetti realizzati a Montalcino e anche delle iniziative messe in atto in sinergia con l'universo sportivo, con Eroica e con il Giro d'Italia: "Opera Laboratori - sono state le sue parole - fa impresa con la cultura. Lavoriamo affinché la cultura sia un elemento di accrescimento personale ma al tempo stesso perché porti a ricadute rilevanti sul territorio. Quello del San Domenico a San Gimignano - ha proseguito Di Bello - è un progetto di cultura, di territorio, di economia, di sviluppo e innovazione. È un progetto complesso, è una città nella città, l'obiettivo è trasformare la dimensione della visita in una dimensione quasi abitativa, e dare la possibilità di vivere un'esperienza completa".

Gennaro Groppa è nato a Siena il 9 gennaio 1982. Laureato nel 2006 all'Università degli studi di Siena, nel corso di Scienze della comunicazione della facoltà di Lettere. Nella formazione universit...