Il caso
Massimo Lovati a Ignoto X
L'ipotesi della pista satanica o di un intrigo criminale in relazione alla morte di Chiara Poggi non tramonta, seppur ancora mai verificata. Ad alimentarla il recente arresto del latitante rumeno Flavius Savu, messo in manette a Zurigo in Svizzera, ricercato dopo la condanna definitiva a 5 anni di carcere per estorsione aggravata ai danni dell'ex rettore del Santuario della Bozzola di Garlasco, don Gregorio Vitali.
Flavius Savu
Savu ha annunciato di essere pronto a fare rivelazioni che legherebbero il delitto alle vicende del santuario: una suggestione ripresa anche dall'avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, ospite a Ignoto X, nello studio di Pino Rinaldi.
Chiara Poggi aveva scoperto qualcosa di scomodo al Santuario delle Bozzole? Il legale di Sempio invita ad approfondire: "Investigare su massoneria bianca messa all'indice dai papi, è una massoneria pedofila dedita al commercio di organi che ha radici internazionali - ha detto - basta guardare la ricerca che faceva Chiara sulla sua pennetta".
Il santuario della Bozzola
Non è la prima volta che Lovati sostiene questa tesi. “Ad uccidere Chiara non è stato Alberto Stasi, non è stato Andrea Sempio - aveva affermato in un'intervista ad agosto - è stato un sicario assoldato da un’organizzazione criminale che ha dovuto sopprimerla perchè era diventata scomoda. Aveva scoperto alcune cose che non avrebbe dovuto, e che potevano essere deleterie per soggetti di alto potere".
“Non so e non voglio neanche ipotizzare che Chiara fosse direttamente coinvolta in attività illecite, come ‘capitali da nascondere o riciclare da proventi di traffici illeciti di valuta, prostituzione, droga, armi, rifiuti - aveva continuato - poteva però essere un tramite, essere venuta in contatto con queste cose, essere importante per arrivare a qualcuno che aveva la possibilità di occultare i capitali, mandarli in Svizzera o a Praga o Malta. Ovviamente è solo un’ipotesi".
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