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Delitto di Garlasco, l'annuncio di De Rensis a "E' sempre Cartabianca": "Entro dicembre notizie piuttosto importanti, cose che neppure immaginiamo". Su Stasi: "Ha paura di svegliarsi e di scoprire che è stato tutto un sogno"

Le previsioni dell'avvocato difensore sull'inchiesta che fa parlare da mesi l'Italia intera

Caterina Iannaci

03 Novembre 2025, 13:30

L'avvocato Antonio De Rensis

L'avvocato Antonio De Rensis a Cartabianca

L’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, ha acceso una nuova speranza nel complicato filone del caso Garlasco che riguarda Andrea Sempio. Intervenuto nel programma È sempre Cartabianca su Rete 4, De Rensis ha annunciato: "A dicembre avremo notizie importanti", riferendosi in particolare ai nuovi riscontri sul Dna rinvenuto sulle dita di Chiara Poggi.

Al centro della vicenda rimane Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio della giovane Chiara. Il suo difensore descrive lo stato d’animo del suo assistito con grande umanità: "Alberto cerca di razionalizzare tutto, anche per gestire reazioni contrastanti. Ha la paura di svegliarsi e di scoprire che è stato tutto un sogno, e la speranza di vedere affermata la propria estraneità ai fatti".

Bianca Berlinguer, conduttrice di "E' sempre Cartabianca"

Non sono mancate le bordate contro figure esterne al processo. Il giornalista Paolo Del Debbio, ospite in collegamento, ha espresso un inequivocabile apprezzamento per De Rensis, sferzando nel contempo l’ex legale di Sempio, Massimo Lovati: "L’avvocato che hai in studio non è uno che fa sogni, o almeno non li racconta. Questo mi fa pensare che ci sia qualche elemento in più che sta circolando. Altrimenti non credo che si sarebbe esposto per qualcosa che poi si rivelerebbe inconsistente".

Alberto Stasi

La puntata completa

Nel corso della trasmissione, De Rensis ha anche toccato il punto più intrigante di questa nuova svolta: "Credo che tra non molto si aprirà la porta e vedremo dentro la stanza, forse, cose che neppure immaginiamo". Indicando come data cruciale il 18 dicembre, il legale ha lasciato intendere che quel giorno si chiarirà un elemento importante, ma non l’unico, riguardante proprio il Dna sulle dita della povera Chiara.

Se l’attribuzione di questo Dna dovesse trovare conferma, insieme ad altri elementi che gli inquirenti stanno perfezionando, De Rensis è convinto che "potremmo iniziare forse a dare una visione più ampia di questa indagine che, ricordo, deve rimanere riservata".

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