La Lupa vince la seconda prova del Palio di Provenzano, con intoppo all'ultimo Casato, quando il fantino Andrea Coghe detto Tempesta, in assoluta solitudine, prova un ingresso che risulta troppo basso e batte nel colonnino.
Per il resto, all'uscita dall'Entrone nessun cambio di monta, e dunque ingresso alla mossa con le seguenti accoppiate: Onda (Carlo Sanna detto Brigante e Tabacco), Nicchio (Elias Mannucci detto Turbine e Akida), Giraffa (Gabriele Puligheddu e Ardeglina), Oca (Giovanni Atzeni detto Tittia e Veranu), Civetta (Federico Guglielmi detto Tamuré e Criptha), Lupa (Andrea Coghe detto Tempesta e Zenios), Leocorno Sebastiano Murtas detto Grandine e Ares Elce), Bruco (Mattia Chiavassa e Brivido Sardo), Pantera (Enrico Bruschelli detto Bellocchio e Viso d'angelo), di rincorsa Valdimontone (Jonatan Bartoletti detto Scompiglio e Ungaros).
Qualche cambio di posizione, ma Contrade ben allineate quando si abbassa il canape. Giraffa, Oca, Bruco e Onda sono le più pronte, poi la Pantera prende il comando delle operazioni e lancia segnali interessanti prima di cedere la testa alla Lupa. Tempesta e Zenios provano a buona andatura, poi rallentano e vanno comunque a vincere con sobbalzo finale.