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Siena, gli interisti fanno festa per lo scudetto

il sindaco di Torrita di Siena Giacomo Grazi

Le reti nel derby messe a segno da Acerbi e da Thuram hanno messo il sigillo su un tricolore meritato per i nerazzurri. Il primo scudetto di Simone Inzaghi da allenatore. Un bel po' di interisti senesi hanno fatto festa per la conquista dello scudetto: tra l'altro è stato il ventesimo tricolore, quello della seconda stella. Alcuni erano anche presenti allo stadio, come Massimo Castagnini, ex candidato sindaco e oggi consigliere comunale. "È stato uno scudetto vinto alla grande - le sue parole. - Siamo stati in testa al campionato praticamente dall'inizio alla fine del torneo e abbiamo espresso il miglior gioco d'Italia. Per oltre venti anni ho avuto l'abbonamento alla squadra, ho fatto tante trasferte come quelle indimenticabili della vittoria della Champions nel 2010 a Madrid e il successo nella finale di Coppa Uefa a Parigi nel 1998". Poi torna al presente: "La vittoria di questo scudetto mi ha fatto provare una notevole emozione - dice Castagnini. - Lo abbiamo vinto dopo il successo nel derby, ed è stato il coronamento di una bellissima stagione nella quale l'unica serata storta è stata in Champions League contro l'Atletico Madrid. È stato il quarto scudetto che ho visto vincere allo stadio, dopo quello dei record con Trapattoni nel 1989, quello del 2008 a Parma e quello del 2010 proprio a Siena. Il mio giocatore preferito? Barella: gioca con piacere, voglia, passione, lotta su ogni pallone. La passione per l'Inter è nata da bambino, con la grande Inter di Helenio Herrera. L'Inter è un sentimento".
Un altro grande tifoso interista è il sindaco di Torrita di Siena, Giacomo Grazi: "Ho guardato la partita da solo, sul divano - le sue parole. - Non ho fatto caroselli, diciamo che ho goduto in privato. È stata l'Inter migliore vista negli ultimi anni, è stato uno scudetto strameritato. Dispiace solamente per l'eliminazione in Champions League. La passione per l'Inter è una questione di famiglia, tramandata di generazione in generazione. Sono socio fondatore dell'Inter club di Torrita di Siena, appena posso vado a vedere la squadra allo stadio. Quest'anno il momento chiave della stagione è stata la vittoria in casa contro la Juventus. Il mio giocatore preferito di quest'anno è Mkhitaryan, un grande calciatore che non butta mai via un pallone. Questa squadra è stata fantastica, anche se rimane sempre nel cuore quella del Triplete del 2010".
Grande interista è anche Francesco Bonelli, direttore sportivo del Costone: "Purtroppo ho visto il derby a casa e non ho avuto la possibilità di andare allo stadio perché avevo una riunione di lavoro lunedì pomeriggio - afferma. - Molto spesso vado a Milano a seguire le partite. E ho fatto anche tante trasferte: ero lo scorso anno a Istanbul a vedere la finale di Champions contro il Manchester City. Questa stagione a mio avviso nasce proprio da quel momento, da quella finale. Dobbiamo riconoscere i meriti di Marotta e di questa società, che tra l'altro è stata l'unica in Italia a parlare di obiettivo scudetto sin dall'inizio della stagione. La nostra è stata una cavalcata, la Juventus ha tenuto botta fino a gennaio ma dal momento della nostra vittoria nello scontro diretto siamo volati via. Quest'anno si è percepita una sorta di fusione tra squadra, società e tifoseria".
"Abbiamo giocato un calcio bellissimo - afferma Marco Mosconi, preside dei licei poliziani - e noi tifosi in questa stagione abbiamo provato delle fantastiche emozioni. Ho 64 anni e visto vari scudetti della mia Inter, ma questo è stato uno dei migliori se penso a come la squadra si è espressa in campo. Questa mattina ho appeso nel mio ufficio le due stelle. Sono stato allo stadio in alcune circostanze in questo campionato: c'ero nella vittoria del derby di andata e anche per l'emozionantissima partita contro il Verona. Il mio calciatore preferito di questa Inter è Calhanoglu, che è stato fondamentale per il nostro gioco".
Il calciatore del Siena Roberto Candido è cresciuto nel settore giovanile dell'Inter: "Sono felice per questo scudetto - sono le sue dichiarazioni. - Si tratta della società che mi ha cresciuto, allevato e disciplinato come calciatore e come persona. Non sono un tifoso sfegatato ma sono comunque rimasto legato ai colori e quindi sono stato felice di vedere la vittoria e i festeggiamenti per il tricolore. Questa stagione la terrò nei miei ricordi per la vittoria del nostro Siena e dell'Inter".

Gennaro Groppa è nato a Siena il 9 gennaio 1982. Laureato nel 2006 all'Università degli studi di Siena, nel corso di Scienze della comunicazione della facoltà di Lettere. Nella formazione universit...