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Siena, Boldrini attacca il sindaco sul 25 aprile. Dura replica di Michelotti

Michelotti e Boldrini Michelotti e Boldrini

La commemorazione del 25 aprile a Siena, in occasione del 79esimo anniversario della fine della guerra civile, si è trasformata in un palcoscenico di confronto politico. All'importante e profondo discorso del sindaco Nicoletta Fabio, in Piazza del Campo ("In una città come la nostra, dove mai è stata a rischio la democrazia, sono le persone che la vivono quotidianamente la vera Resistenza. La resistenza dei nostri valori, della nostra storia e della nostra identità - ha detto ancora Fabio - sono il motore del nostro futuro. La liberazione, il sacrificio delle vite umane, di ogni colore e idea politica, sono valori da celebrare sempre perché ci parlano di libertà e di uguaglianza") ha fatto da contraltare l'attacco di Laura Boldrini, ex presidente della Camera dei deputati. La parlamentare del Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, ha dichiarato: "Da una sindaca che sottolinea di voler rappresentare tutti, ci si sarebbe aspettati un maggiore rispetto verso chi ha dato la vita per liberare l'Italia dal regime nazifascista in nome della libertà e della democrazia. La destra si ostina a tentare un'operazione di revisione storica e di omissione sul ventennio più buio della storia del nostro Paese. La sindaca non sa dire la parola antifascista" .
Nicoletta Fabio, con stile, ha fatto scivolare la polemica e non ha replicato. Immediata però la risposta del deputato senese di Fratelli d'Italia, Francesco Michelotti: " L'on. Boldrini - ha detto - inizia da Siena la campagna elettorale per le Europee e trova il modo di polemizzare con Nicoletta Fabio, un sindaco che ogni giorno testimonia come con il centro destra e i civici al governo della città il comune sia davvero la casa di tutti i senesi e e non ha mancato di farlo anche nel suo discorso per il 25 aprile, in cui tutti ci riconosciamo. Il 25 aprile è patrimonio comune e non saranno certo le strumentalizzazioni e le polemiche a rendere qualcuno più democratico dell'altro. Nessuna lezione politica ne' di carattere lessicale può essere impartita al sindaco. Capisco il fastidio - conclude Michelotti - di chi ha perso il potere, ma la democrazia va rispettata sempre anche quando dopo 70 anni di ininterrotto governo della sinistra, gli elettori scelgono chi davvero interpreta le istituzioni al servizio della comunità tutta".
Il dibattito si estende oltre la figura del sindaco, toccando anche le recenti dichiarazioni del rettore dell'Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari, che ha attaccato il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti. Michelotti ha espresso solidarietà a Foti ("un attacco davvero sconsiderato. Un rettore di una Università dovrebbe avere ben altro rispetto dei giornalisti e dei parlamentari e soprattutto non può pensare di essere al riparo dalla possibilità di essere criticato. Auspico che presto scenda nell'agone politico così comprenderà davvero che è il popolo a dare la patente di democrazia e a dare e revocare il consenso, non un professore universitario per quanto ben titolato") , criticando il rettore per non aver mostrato il dovuto rispetto nei confronti dei giornalisti del Secolo d'Italia e dei parlamentari.

Andrea Bianchi Sugarelli, nato a Siena nel 1973, è giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione, dal 1996 è nella redazione del Corriere di Siena, prima come collaboratore e p...