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Manolo Portanova, la Figc decide su radiazione o squalifica dopo la condanna a Siena per stupro

Manolo Portanova Manolo Portanova

Un esposto alla Procura di Siena per segnalare l'ipotetica incongruenza nella corrispondenza delle dichiarazioni esternate dalla presunta vittima in sede di querela con la documentazione agli atti. Lo ha presentato, in relazione alla vicenda di Manolo Portanova ? il calciatore in forza alla Reggiana condannato per stupro di gruppo a sei anni dal Tribunale di Siena - l'associazione Vittime di falsi abusi, tramite il proprio legale Marina Bortolani. L'iniziativa nasce da alcuni tifosi della Reggiana, che dopo aver approfondito la conoscenza dell'atleta, come noto coinvolto nella vicenda avvenuta a Siena nel 2021, hanno chiesto una valutazione all'associazione, che ha cooptato l'avvocato Bortolani per approfondire la questione.
"Premetto che l'associazione non aiuta tutti" sottolinea il legale che negli ultimi due mesi ha studiato a fondo gli atti disponibili dopo il pronunciamento di primo grado. Quello che è emerso, a parere dell'associazione, è tutta una serie di incongruenze nelle dichiarazioni, rispetto a quanto risulterebbe agli atti, da parte della studentessa universitaria che ha denunciato di essere stata abusata da Portanova, dallo zio Alessio Langella e dall'amico Alessandro Cappiello, nonché da un quarto minore al tempo dei fatti. Si citano nell'esposto svariate circostanze, desunte dall'analisi degli atti, dalle dichiarazioni del proprietario dell'abitazione che non avrebbe udito rumori né avvertito segnali di una violenza in atto, passando dal confronto tra i due protagonisti chiesto dalla giovane e poi non avvenuto, una dichiarazione ai media circa il fatto che lei avesse avuto interesse verso Portanova senza sapere che fosse un noto calciatore, "ma dagli atti risulta il contrario" sottolinea Bortolani, fino a un messaggio inviato dalla stessa dove si sarebbe parlato di un'orgia. Arrivando infine alla questione delle refertazioni mediche "non si parla di una violenza sessuale ma di una riferita violenza" ancora la Bortolani. "Ci sono evidenti contraddizioni ed interpretazioni nebulose ? tuona - se la Procura di Siena lo ravvisasse e decidesse di approfondire, un domani si potrebbe dimostrare l'innocenza del calciatore".
Che oggi, mercoledì 13 marzo, si troverà davanti un bivio decisivo per la sua carriera e vita: in Corte di appello Figc arriverà il verdetto sulla richiesta, da parte della Procura generale dello sport, di radiazione o in subordine di squalifica di 5 anni. Il Prefetto Ugo Taucer, Procuratore generale dello sport, aveva contestato le precedenti "non decisioni" assunte nei primi due gradi sportivi, legate alla mancanza di norme applicabili per sanzionare tale reato, arrivando ad attenzionare il Collegio di Garanzia presso il Coni che ha accolto parzialmente il reclamo rilanciando la palla di nuovo alla Corte di appello, che si riunirà in sezioni unite data la complessità e delicatezza del caso. "Abbiamo scritto una lettera appello alla Corte ? fa sapere l'avvocato Bortolani sempre per l'associazione Vittime di falsi abusi - convinti che la giustizia sportiva non si debba sostituire a quella ordinaria, e in nome della presunzione di innocenza fino a sentenza passata in giudicato. Si creerebbe un precedente gravissimo per la giustizia sportiva, la vita e la carriera del ragazzo sarebbero rovinate senza prima essere andati a fondo nella questione".