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Siena, il questore Milone va in pensione e traccia il bilancio

Pietro Milone Pietro Milone

Dopo 36 anni di onorata carriera nella Polizia di Stato, il questore della provincia di Siena Pietro Milone ? che compie 63 anni il 30 aprile - si appresta ad andare in pensione. Sono gli ultimi giorni di lavoro nella sede di via del Castoro, l'ufficio che l'ha ospitato per 2 anni e 7 mesi è già stato in larga parte sgombrato in vista dell'arrivo, il 2 maggio, del successore, il Questore Ugo Angeloni. E' tempo dunque di bilanci per Milone, che ha vissuto un intenso periodo senese, iniziato nel 2021, in cui ha impresso una impronta forte della sua azione, tanto che la Polizia senese nel 2023 ha ricevuto dal Comune la cittadinanza onoraria. "Ho avuto possibilità di conoscere una città ricca di tradizione e cultura, dove le Contrade, che ho salutato una ad una, recitano un ruolo importante di coesione sociale ? sottolinea - anche a livello umano mi sono trovato bene, ho trovato grande empatia ed amicizie che spero di coltivare, è un ambiente a misura d'uomo. Ho dato tanto ma anche ricevuto molto".
Venendo ai bilanci, quale è stata la sfida più difficile del mandato? "Indubbiamente quella dell'ordine pubblico ? evidenzia Milone ? innanzitutto la gestione del Palio, che è un unicum in Italia, ci sono responsabilità che altrove non si hanno, vista la conformazione della Piazza. Ma soprattutto il rave party del 2022 nella zona delle risaie a Murlo, il primo dopo quello di Viterbo in cui ci fu una vittima. Avevano la disposizione dal Ministero di interromperlo, ci avevano messo a disposizione 200 uomini per sgomberarlo, ma fu illuminante un sopralluogo con l'allore Prefetto Maria Forte e il colonnello dei Carabinieri Ferrucci, in cui ho invitato alla riflessione facendo capire che un'azione di forza avrebbe provocato dei disastri ? rammenta - c'era infatti il rischio di una aggressione agli agenti, e tanti poi sarebbero scappati mettendosi al volante sotto gli effetti di droghe e alcol, provocando incidenti. Grazie alla mediazione siamo riusciti a far andare via tutti senza spargimenti di sangue ed è riuscita l'identificazione del 90% dei presenti, oltre che il sequestro delle casse. E ricordo impegnative, sempre per l'ordine pubblico, la visita del presidente Mattarella e la laurea honoris causa di Fauci".
L'orgoglio di Milone riguarda poi la svolta data in termini operativi alle indagini: "Era importante dare un imprinting alle strutture. Penso alla rapida risoluzione dell'omicidio di largo Sassetta, l'operazione dei pakistani, quelle sulle baby gang maschili e femminili, quella di Chiusi con l'associazione a delinquere sulla droga riconosciutaci dalla Dda ? elenca - c'è stata una crescita, è stato dato uno stimolo costante, e prossimamente ? fa sapere - si concluderanno due indagini molto grandi e strutturate, i cui esiti sono stati già consegnati alla Dda di Firenze, relative a della criminalità organizzata tra Siena e provincia". Negli anni a Siena non sono mancati da parte del Questore anche provvedimenti nei confronti di tifosi sia di Siena che di Mens Sana, in relazione ad alcuni episodi sopra le righe nei post gara. Sanzioni che hanno fatto storcere il naso a qualcuno: "Ho una cultura da ex sportivo, e ho sempre detto, con coerenza, che chi va ad assistere a un evento sportivo deve farlo in pace e tranquillità ? rivendica Milone - andare allo stadio per cercare il contatto con gli avversari o accerchiare la tifoseria ospite come successo di recente a Badesse, non sono atteggiamenti appartenenti allo sport. Gli ultimi due Daspo (per Siena-Signa, ndr) arrivano per comportamenti inaccettabili" torna sulla questione il Questore che, in relazione alle reazioni suscitate da tale notizia, informa: "Sulla pagina Facebook di un club di tifosi mi hanno attaccato una ventina di persone e ho dovuto purtroppo querelare una persona andata oltre con gli epiteti, erano parole intollerabili" fa sapere, "ho querelato per diffamazione aggravata dall'uso dei social, vado fino in fondo" assicura. "Si è detto che altrove non lo avrei fatto - ancora Milone - ma ci si dimentica che ho lavorato a Roma, a Livorno, a Terni, dove ci sono tifoserie più scalmanate, se poi guardiamo i fatti in proporzione alla categoria, comportarsi così è ancora più ridicolo. Non sono esagerato io ma chi ha questi atteggiamenti".
Il 2 maggio si insedierà il nuovo questore Ugo Angeloni. "Il collega è bravo e preparato ? così lo presenta Milone - l'unica preghiera che gli faccio è di non interrompere la nostra presenza assidua nelle scuole, e di proseguire il lavoro avviato per il trasferimento della Questura". Da questo punto di vista Milone registra un passo indietro: "C'è stato purtroppo uno sgradevole dietrofront da parte di una delle componenti, ma si deve andare avanti. C'era un accordo di massima tra noi, il Demanio e il Comune, e ci era giunta la proposta di un terreno per la Questura. Mi sono esposto andando a parlare con i miei vertici, che si erano dimostrati interessati, tanto che era previsto un sopralluogo. Ma poi da una parte sono iniziate le titubanze e ciò mi ha dato molto fastidio, spero che la situazione si ricomponga, le donne e gli uomini della Polizia di Siena hanno necessità di una sede operativa più sicura ed adeguata, qui le uscite in emergenza sono impossibili" Concludendo, Siena appare come una città sicura e vivibile, l'unica preoccupazione del questore riguarda il crescente uso di stupefacenti fra i giovanissimi: "C'è una recrudescenza dell'uso di droghe leggere fra i minorenni, facciamo tantissimo ma non basta, ne ho parlato con le Contrade che faranno da sentinelle. Sicuramente i ragazzi sottovalutano il pericolo della dipendenza e della assuefazione che porta poi al salto di qualità. Per il resto Siena è assolutamente sicura e vivibile, e spero rimanga sempre così". Il rapporto tra Milone e Siena non si interromperà: "Spero di tornare presto, cerco in zona una seconda casa ? fa sapere - perché voglio mantenere un legame con la città, e per prima cosa voglio godermi un Palio senza pressioni e responsabilità".