Le bandiere delle Contrade dello Stibbert sono in un magazzino. Importanti pezzi di storia dell'Ottocento, acquistate dal collezionista per la sua casa di Firenze che poi è diventata il museo che ne porta il nome, sono state sostituite da copie perfette in seta, mentre le originali sono in un deposito. A raccontare come mai è Gabriella Piccinni, docente universitaria e storica. "Nel 1884 il collezionista Frederick Stibbert acquistò le 17 bandiere. Per alcune Contrade quelli sono i pezzi di stoffa più antichi arrivati fino a noi, basti pensare che il vessillo più vecchio è del 1859. Essendo state esposte per più di un secolo a decoro di un soffitto, sostenute da alabarde, erano fortemente degradate, così la Fondazione Monte dei Paschi, in collaborazione col Comune di Siena, ne commissionò il restauro in cambio di una concessione decennale, rinnovabile, per poterle esporre nella nostra città. L'intera operazione costò circa 154 mila euro. Nel 2006 venne così inaugurata, al Santa Maria della Scala, la sala delle bandiere, per la quale furono appositamente predisposte grandi e bellissime bacheche orizzontali".
Passato il decennio previsto, i vessilli (12, in quanto mancano Aquila, Bruco, Chiocciola, Selva e Torre) sono rientrati a Firenze, forse per semplice scadenza dei termini o perché l'amministrazione in carica in quel momento non ha chiesto il rinnovo del prestito. Il punto è che non sono stati nuovamente collocati al loro posto, visto che la direzione del museo aveva fatto fare in Olanda le copie attualmente in esposizione. "Allora mi piacerebbe sapere ? conclude Piccinni ? se lo Stibbert sarebbe disponibile a rinnovare la convenzione e se l'amministrazione oggi in carica ha mai valutato di recuperate quelle bandiere ottocentesche, restaurate ed esposte per oltre un decennio per iniziativa e denaro senesi".