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Pienza, suore di clausura ancora al loro posto con suor Diletta malgrado il provvedimento vaticano

suore monastero di pienza

E' passato quasi un anno da quando, nel febbraio del 2023, l'attenzione mediatica si concentrò sul monastero Maria tempio dello Spirito Santo di Pienza e sulle sue 13 suore di clausura, accusate di tenere dei comportamenti "poco adatti": uscivano dal monastero, organizzavano mercatini e vendevano prodotti, avevano (e hanno) un loro sito internet e profili social. Ospitavano anche persone nel convento di clausura con un annuncio al riguardo pubblicato sul web. Si aprì un procedimento della Santa Sede, con l'arrivo di alcuni visitatori apostolici con il compito di valutare la situazione. La madre superiora, suor Diletta Forti, fu destituita con un provvedimento emesso in Vaticano. Non le fu tolto l'abito, ma le fu revocato l'incarico. Da allora, nulla è cambiato: suor Diletta è sempre al suo posto, così come le altre 12 religiose, nonostante il provvedimento della Santa Sede. Hanno fatto ricorso e la giustizia vaticana sta seguendo i propri ritmi. Non ci sono più stati contatti col cardinale Augusto Paolo Lojudice e con la comunità cittadina, ma si sono intensificati quelli col discusso monsignor Carlo Maria Viganò, noto per le sue posizioni in contrasto e di dissenso nei confronti di Papa Bergoglio. Viganò e la sua associazione Exsurge Domine si erano anche attivati per realizzare un villaggio monastico dove accogliere le monache benedettine di Pienza, ma queste ultime sul più bello, "con decisione improvvisa e unilaterale, con modi perentori e sprezzanti, senza lasciare alcuna possibilità di confronto" (si legge in una nota) hanno deciso di rifiutare l'offerta. Suor Diletta, interpellata al riguardo, ha semplicemente affermato: "Non commento questa vicenda".